FC Volley 2010-2011

Nel comune di Cittadella, una società di pallavolo femminile, nata nel 1998 e che tre anni fa era ancora in serie D, ha chiuso all’ultimo posto il campionato 2010-2011 di Serie B2F, girone C.

Intervistiamo Massimo Michelazzo presidente del FC Volley, acronimo di Fontaniva e Cittadella, gioca in casa nella palestra di Mantegna di Cittadella.

Una retrocessione caratterizza sempre negativamente una stagione sportiva. Ma disputare un campionato nazionale di B2 fa comunque crescere una giovane società?
Innanzitutto c’è da dire che la società nasce dalla stretta collaborazione tra la pallavolo Fontaniva e Cittadella.
Eliminati i “Campanilismi” abbiamo voluto fondere le due esperienze per fare di più.
La negatività della retrocessione, brucia se si considera che parte dei problemi erano legati ad incomprensioni personali tra le atlete, ma è stata una stagione che ha fatto crescere la nostra realtà a livello strutturale, organizzativo e mentale.

Quale atleta si è messa maggiormente in evidenza?
Sotto il profilo di atlete abbiamo avuto la possibilità di far crescere un paio di nostre giovani, Alessia PierobonMartina Securo, che si sono ritagliate un po’ di spazio con le loro paure ma anche con la loro caparbietà nel dimostrare quanto imparato.

Nella pallavolo italiana, secondo lei, cosa rappresenta il campionato nazionale di B2?
Il campionato di B2 rappresenta un passo e una tappa fondamentale di maturità per capire cosa è il semiprofessionismo. Stare a determinati livelli deve avere un sostegno non solo economico, strutturale ma anche vivaio.

Massimo Michelazzo, presidente del FC Volley

Come giudica la maggiore diffusione della pallavolo femminile? Lo ritiene un trend irreversibile?
La pallavolo è fatta non solo di uomini-donne ma di emozioni. C’è poca partecipazione da parte delle emittenti televisive pubbliche e private.
Sulla ascesa della pallavolo femminile bisogna ricordare che di per sè è uno sport legato maggiormente al mondo femminile, come natura, e se poi la nostra nazionale ottiene grandi risultati meglio ancora. Ricordo che la crescita del femminile ha coinciso con l’era Babbolini, prima nel maschile c’era l’era Velasco; entrambi aiutati da grandi campionesse e campioni.

Negli ultimi anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Interessanti e valide per lo spettacolo che non hanno inciso nella tecnica di difesa, ricezione e attacco.

Cittadella e la pallavolo: che tradizione ha questo sport nella realtà locale e che importanza ricopre rispetto ad altri sport di squadra?
Il legame tra la società e il paese di Cittadella, come Fontaniva, in tutti i suoi aspetti, è ancora molto sottile e flebile, perché nei nostri paesi l’attività calcistica è molto forte, con realtà importanti. Questo è legato anche agli investimenti che uno o più sponsor desiderano fare e quale ritorno possano avere. Diritti televisivi e quant’altro.

La società in quale occasione diventa protagonista di attività sociali e culturali?
La nostra società diventa importante negli aspetti formativi e sociali, quando sostiene iniziative particolari quali “Ail – la Città della Speranza di Padova – I bambini del Sole” ecc. Realtà che si occupano di bambini affetti da malattie particolari.

FC Volley Cittadella e il futuro. Quali strategie organizzative e tecniche adotterete per vincere il campionato di serie C e porre le basi per una permanenza stabile in Serie B2?
La più grande strategia è quella di non perdere la passione, di essere entusiasti di ciò che si vuole fare e di trasmettere tali emozioni ad altri per coinvolgerli nel progetto. Per la prossima Serie C la squadra si è attrezzata bene per centrare uno dei due obbiettivi prefissati: Coppa Veneto e promozione.

 
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