Pompei osservata dall'area archeologica

Il Paese chiama, Pompei risponde presente con un no secco alle centrali nucleari, alla privatizzazione dell’acqua e al legittimo impedimento. Il voto sui quattro quesiti del referendum abrogativo del 12 e 13 giugno 2011 ha registrato una forte partecipazione dei cittadini pompeiani che si è tradotto in un dato complessivo dell’affluenza tra i primi 10 della provincia di Napoli.

Circa 12.133 elettori si sono recati alle urne disegnando una forbice di voto sui quattro quesiti compresa tra il 60,90, per il 1° e il 2°, e il 60,81% dei restanti due. Alle 22 di domenica aveva già votato il 41,79% degli aventi diritto, ma il picco si è avuto il lunedì con quasi il 19% che ha dato la spinta decisiva per il superamento del quorum.

Complessivamente siamo ben oltre il dato regionale e provinciale fermi rispettivamente al 52,29% e al 51,72%.
Un risultato storico nel computo totale delle tornate referendarie (in quello del 2009 aveva votato solo il 13%) che suggella il primato del comune mariano rispetto a importanti realtà del napoletano come Ercolano, Torre del Greco, Torre Annnunziata, Boscoreale. Nell’area sud del napoletano hanno fatto meglio, anche se di poco, solo Portici e Castellammare.

Nello specifico il corpo elettorale si è così pronunciato:

• sul primo quesito (scheda rossa) inerente all’abrogazione della legge sulle “modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”, i sì sono stati 11.810 (98,16%), i no 221 (1,84%); 76 le schede bianche, 26 quelle nulle

• sul secondo quesito (scheda gialla) inerente all’abrogazione delle norme sulla “determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito” hanno votato per l’abrogazione in 11.907 (98,66), contrari 162 (1,34); in 41 hanno presentato scheda bianca, mentre 22 sono i voti annullati, uno soltanto contestato e non assegnato

• sul terzo quesito (scheda grigia) riferito all’abrogazione delle “nuove norme che consentono la produzione nel territorio di energia elettrica nucleare”, i sì sono stati 11.575 (96,24%), i no 452 (3,76%), schede bianche 63, nulle 24

• sul quarto quesito (scheda verde) in merito all’abrogazione della “normativa in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale”, i sì sono stati 11.548 (96,21%), i no 455 (3,79 %), con 82 schede bianche, 26 nulle e 3 contestate e non assegnate.

 
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