Coreografia Bellucci

E’ già tempo di grandi sfide. Domenica 22 Maggio 2011, ore 16.30, stadio “Vittorio Bellucci”, Città di Pompei-Città di S.Arpino: la finale! “Comunque vada sarà un successo” è questa la frase che si sente ripetere nei bar, nelle strade e nelle piazze di Pompei ma è soltanto pura ipocrisia, lo dicono gli occhi. Gli occhi, quelli sì che non sanno mentire, e inesorabilmente esprimono tutta la voglia di vincere questa finale; per troppo tempo questa tifoseria ha dovuto, suo malgrado, affogare e nascondere la propria voglia di calcio, la voglia di poter vivere l’attesa di partite importanti come quella di domenica. Ed è sempre dagli stessi occhi che si intravedono le speranze che tutta la città ha riposto nelle gambe, nel fiato e nella mente di quegli “undici leoni” che domenica proveranno a raggiungere l’Eccellenza.

L’avversario – Allo stadio Bellucci arriverà il Città di S.Arpino, la terza del girone A, che ha totalizzato ben 57 punti, due in meno del Città di Pompei che quindi avrà il vantaggio di giocare in casa e soprattutto con due risultati a favore su tre (pareggio e vittoria). La squadra casertana è arrivata alla finalissima grazie a due pareggi, il primo per 0 a 0 contro i cugini del Real Ortese, e il secondo, quello più importante, per 2 a 2 maturato contro la Pro Akery Acerra. Sugli avversari il mister Michele Amato ha detto: “Il S.Arpino ha lavorato bene con i giovani, con un buon allenatore e con delle ottime individualità. E’ un collettivo giovane ma allo stesso tempo molto forte e che sa bene quello che vuole”.

I rossoblu – Dopo l’ennesima entusiasmante vittoria per 3 a 1 ai danni del Marilius Vesuvio, gli uomini di mister Amato si presentano alla finalissima di domenica con i migliori undici disponibili. Ci sarebbe qualche giocatore acciaccato ma si sa che l’adrenalina scaricata da partite come questa fanno passare qualsiasi dolore e tutti sono pronti a giocare. Amato ci ha abituati a formazioni a trazione anteriore come quella di domenica scorsa ma l’avversaria in questione è alquanto sconosciuta quindi il tecnico rossoblu potrebbe scegliere di mandare in campo una formazione meno spregiudicata, il rebus sarà sciolto solo alla presentazione delle distinte.

L’ambiente – Negli spogliatoi del Bellucci regna un’aria di festa per il grande obbiettivo raggiunto, impensabile ad inizio stagione, ma allo stesso tempo c’è molta tensione, l’attesa si fa sentire e la carica emotiva è già padrona della squadra. “Sono molto tranquillo, consapevole di aver lavorato e preparato bene la partita di domenica insieme a tutta la squadra” – così l’allenatore cerca di stemperare la pressione che inevitabilmente cala sul “Bellucci”.

mister Michele Amato

Il mister“I miei uomini sanno benissimo che domenica avranno l’opportunità di coronare una stagione fantastica – esclama Michele Amatoed oltre a dare una grande gioia alla città, alla presidenza, e a tutto lo staff tecnico e dirigenziale, possono anche ritagliarsi un ricordo indelebile per gli anni a venire e scrivere una data indelebile nel loro cuore”. Poi il mister si sofferma anche su un fattore molte importante: il pubblico. “Mi auguro che domenica il pubblico sia il dodicesimo uomo in campo e ci trascini alla vittoria, questi ragazzi lo meritano. I giocatori vanno e vengono ma il Pompei resterà sempre, perciò domenica tutti dovranno tifare “forza Pompei”. Un Amato alquanto romantico ed emozionato si prepara a quella che sarà di certo la partita più importante dell’anno e che potrà ripagare il grande lavoro che ha fatto nella città mariana.

Ormai il “Bellucci” già pullula di striscioni, cori e speranze, ma c’è bisogno di tutta la città, correte allo stadio hanno bisogno di voi; e poi tutto sarà rossoblu!

 
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