Fischio d'inizio

Oi vita oi vita mia …”, sulle note della celebre canzone napoletana “O’ surdato nnammurato”, i tifosi rossoblu salutano  e ringraziano i loro beniamini. Nella città degli scavi, del santuario e del turismo multietnico, c’è ora spazio anche per il calcio, uno striscione allo stadio recitava cosi:” A Pompei non solo arte e culto ma anche lo sport”! La cittadinanza è accorsa numerosa allo stadio(circa 1000), un Bellucci gremito come non mai, fa da sfondo a questa netta vittoria per 3 a 1 ai danni del Marilus Vesuvio, e che di fatto lancia la squadra mariana in finalissima. I rossoblu guidati dall’ intramontabile mister Amato, hanno dominato la gara dal primo all’ultimo minuto, nonostante avessero due risultati a favore su tre, sintomo di voler sancire una volta e per tutte che questo Pompei non è solo una favola, ma una bellissima realtà.

La Partita- “ Un grande applauso al nostro Gigino Falanga”- con questa frase il presidente Mario Donnarumma ha strappato un caloroso applauso ai presenti, durante la premiazione al valor civile per Luigi Falanga che si è tenuta prima della partita. La dirigenza rossoblu ha deciso, in presenza anche del sindaco di Pompei Claudio D’Alessio, di premiare l’ex vigile urbano Luigi Falanga, deceduto in servizio qualche mese fa, a ritirare la targa c’era tutta la sua famiglia. Prima del fischio d’inizio c’è stato anche il tempo per assistere a un balletto folkloristico di due ballerine brasiliane supportate dalla musica dei “Botacoto”, che ha riscaldato la platea rossoblu.

Esultanza Cirillo

Partono subito in quarta i padroni di casa e dopo appena un minuto Agnello si rende già pericoloso sulla sinistra, il suo tiro taglia tutta l’area e sortisce sul fondo. E’ un Pompei a trazione anteriore quello schierato da mister Amato, oltre al trio Cirillo-De Blasio-Agnello, il mister mariano decide di schierare anche Orsini, e dopo solo 13 minuti arriva già il vantaggio dei rossoblu: c’è D’amora sulla sinistra che rincorre un pallone destinato a finire fuori, ma il terzino mariano riesce a metterla in mezzo spiazzando tutta la retroguardia ospite, per Cirillo è un gioco da ragazzi insaccare da pochi passi, 1 a 0 ed esplode il baby attaccante mariano che corre tra le braccia dei familiari. Al 19’ rispondono gli ospiti con un colpo di testa di Sgambati ma “gatto Fiorenza” con un guizzo degno del suo soprannome riesce a bloccare la sfera.

Continua ad attaccare il Città di Pompei e al 31’ arriva il raddoppio: De Blasio è bravissimo a smarcarsi sul filo del fuorigioco, va sulla destra dribbla un difensore e la mette al centro per Cirillo, l’attaccante stoppa e serve Agnello che tutto solo davanti a Sorrentino non fallisce, 2 a 0 ed esplode il Bellucci. Nel finale del primo tempo gli ospiti vanno vicini al goal col numero 9 Esposito ma Fiorenza con un doppio intervento salva il risultato e si va negli spogliatoi sul 2 a 0. Le squadre ritornano in campo e al 60’ il signor Pellino di Avellino fischia un rigore per il Marilius Vesuvio ammonendo Fraterno, reo di aver toccato il pallone con la mano in piena area , rigore molto dubbio. Dal dischetto va Esposito e non sbaglia 2 a 1. Il Città di Pompei accusa un po’ il colpo e il Marilius si lancia in attacco alla disperata ricerca del pareggio che riaprirebbe la partita. Al 68’ gli ospiti vanno vicini al pareggio con Panico che a porta quasi sguarnita manda alto sopra la traversa, trema la Pompeana.

Al 70’ viene espulso Penniello per doppia ammonizione e il Città di Pompei riprende il pallino del gioco capitalizzando il 3 a 1 al 90’ con De Blasio che prende palla al limite dell’area e con un destro preciso e secco batte l’estremo difensore ospite nell’angolino alla sua destra, e iniziano i festeggiamenti. Al triplice fischio finale i ragazzi corrono sotto la curva, i tifosi acclamano a gran voce i giocatori, un connubio indimenticabile si sta creando tra squadra e Città: Pompei ci crede, fatelo anche voi ragazzi.

Mario Donnarumma

Le voci- “Stiamo facendo un ottima chiusura di campionato- esclama il patron Mario Donnarumma- se riusciremo a raggiungere l’Ecellenza faremo una grande squadra, ed entro il 2012 miglioreremo di certo anche lo stadio che versa in condizioni più che precarie. Voglio ringraziare la città- copntinua il presidente- che è accorsa allo stadio e ringrazio anche tutta la società e il sindaco D’Alessio che ha aiutato anche economicamente la squadra”.

Faccio un plauso al Marilius Vesuvio- afferma invece il mister Michele Amato- è una squadra ben messa in campo guidata da un valido allenatore, gli auguro di vincere con questa squadra. Sui miei ragazzi ancora una volta non posso che ringraziarli, hanno fatto una grande partita, da notare anche il lavoro difensivo fatto da gente come Cirillo e Agnello. Dedico questa vittoria a mia figlia Mariapaola- confessa il mister- che oggi ha compiuto14 anni. Ringrazio anche la società, lo staff tecnico e i tifosi perché tutti insieme stiamo riuscendo a zittire i denigratori del Pompei. Ci giocheremo la finalissima consapevoli di poterla vincere, io ho una mentalità vincente e i risultati ci dicono che sono riuscito a trasmetterla alla squadra”.

E’ stato importantissimo vincere oggi- afferma l’attaccante Fabio Cirillo- ci siamo preparati molto bene a questa gara che volevamo vincere a tutti i costi. Sul mio futuro non posso ancora rilasciare dichiarazioni vorrei solo dedicare questo goal al mio amico, nonché direttore, Manlio Longobardi, a mia madre ai miei compagni di squadra e a tutti i miei amici delle palazzine”.

Manlio Longobardi

I goal di Cirillo stanno aiutando molto il Città di Pompei ed è improbabile una sua permanenza nella città mariana, considerate le sue ambizioni, sulla questione dice la sua Manlio LongobardiNoi vogliamo solo il bene di Fabio, se sarà giusto che lui vada, di sicuro non lo tratterremo con la forza, gli auguro di giocare in categorie importanti, ne ha le qualità”. Curioso retroscena svelato dal direttore Manlio Longobardi: “Avevo promesso un tatuaggio a Cirillo qualora avesse segnato durante questa gara, in settimana provvederò a mantenere la promessa”. C’è davvero una bella aria negli spogliatoi del Bellucci, aria di festa, aria di progetti seri: buona fortuna Pompei!

 
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