Fabrizio Baldassarri

Gradara è tra gli otto comuni della provincia di Pesaro e Urbino che andranno al voto il 15 e il 16 per rinnovare il consiglio comunale. A meno di un mese dalle elezioni Amministrative 2011, Comuni-Italiani.it ha intervistato Fabrizio Baldassarri, 32 anni, candidato a sindaco per la Lista civica “Il Futuro per Gradara”.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
L’ emergenza principale, a nostro avviso, è ripristinare il tessuto sociale ed economico del paese in quanto i Gradaresi soffrono di una forte delocalizzazione dei consumi e di una crisi di identità, soprattutto nei giovani che non si riconoscono più come appartenenti ad una simile comunità.
Le cause sono sicuramente la conformazione morfologica del paese, le aree di sviluppo urbano troppo scomode negli spostamenti, una scarsa lungimiranza nella gestione dei servizi e uno scorso impegno nell’individuazione dei riferimenti basilari che identificano il paese come una comunità armonica e solidale. A nostro avviso oggi a Gradara non esiste, “il centro del pese”. Bisogna creare qualcosa che interessi non solo il turismo ma anche la cittadinanza.
Tra le nostre priorità c’è appunto l’impegno a proporlo in maniera diversa, senza strafare, ma con opere strutturali legate alla viabilità, all’incentivazione e crescita del commercio, incremento opere pubbliche e provvedere ad una migliore gestione delle concessioni edilizie puntando lo sguardo sulle nuove famiglie.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
Questa è l’occasione per metterci in gioco facendoci conoscere e, soprattutto, essere in grado di ascoltare la popolazione.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
Ritengo che non ci siano in quanto tutto è necessario da subito.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
Il problema più grande è conoscere quello che erediteremo poi dovremo studiare accuratamente ogni singolo punto del programma, legarlo alle risorse e lavorare per metterli in atto.

Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di governo in merito a questi due aspetti?
Siamo di base una alternativa fondata sul rinnovamento. La nostra è una squadra composta da volti nuovi e giovani con competenze qualificate in ogni settore utile per la gestione di un comune. Tuttavia la squadra vuole e deve fare esperienza.
Le mie scelte non saranno solo legate alla competenza del singolo candidato e dell’incarico che potrà rivestire ma alla capacità che la persona ha nel porsi di fronte ai problemi e alla sinergia che si ci sarà con la squadra che comunque è coinvolta nella sua integrità.

Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
La posizione della nostra lista è molto chiara, il problema principale è la localizzazione dei siti da utilizzare in tal senso, avendo una conformazione geologica e un patrimonio storico naturalistico non indifferente non vediamo grandi spazi di sviluppo. Purtroppo l’amministrazione uscente ha già avviato progetti a nostro avviso discutibili e penalizzanti. Noi cercheremo di scoraggiare progetti simili e punteremo su impianti fotovoltaici integrati su strutture come “Capannoni industriali”.

Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
Questo non è il momento opportuno per parlarne, visto ciò che sta accadendo in Giappone, sono sicuro che comunque una soluzione per il futuro bisognerà trovarla e la tecnologia delle rinnovabili odierna non potrà essere sicuramente la soluzione definitiva.

Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
Sono nipote di immigrato, mio nonno era partito nel dopoguerra per il Belgio a lavorare nelle miniere di carbone, spediva a casa di che vivere per la famiglia e risparmiava per iniziare a costruirsi una vita migliore, tutt’oggi io godo dei benefici di quel suo sforzo. Penso che l’immigrazione sia una via di fuga per coloro che intendono cambiare se stessi e il proprio paese.

Quello che sta accadendo a Lampedusa è conseguenza di una situazione di fuga e niente ha a che vedere con gli intenti dei nostri nonni. Soprattutto il nostro paese non ha risorse quantitativamente e lavoro per soddisfare l’aspettativa di questi uomini. Sapremmo sicuramente accogliere i profughi ed essere solidali con loro fino a quando non sarà rientrata l’emergenza, poi bisognerà trovare la giusta soluzione, vedi rimpatri, per evitare ulteriori conseguenze.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Visto in ottica italiana posso dire che sono entrambi, per Gradara sarà una risorsa.

Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Il mio gruppo si è formato per diventare la nuova amministrazione capace di dialogare con la gente, proponendo e attuando progetti utili: una cosa molto importante sarà avere una rigida attenzione agli sprechi essendo coscienti di ciò che vogliamo ottenere nel futuro, ciò ci permetterà di arrivare a migliorare il paese, a renderlo più vivibile.

 
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