D'Alessio con Baglioni alla firma del patto di amicizia

Dando prova di grande sensibilità umana, il comune di Pompei, guidato dal sindaco Claudio D’Alessio, si è detto pronto a fronteggiare l’emergenza umanitaria in atto, ospitando profughi provenienti dal Nord Africa e, in questa ottica, ha indirizzato un’apposita istanza a S.E. il Prefetto di Napoli, Andrea De Martino.

“Stante le note criticità in atto nelle zone del Nord Africa, che hanno portato allo sbarco di migliaia di profughi sulle coste siciliane– scrive il primo cittadino – la Città di Pompei, anche in ragione delle sue peculiari tradizioni di solidarietà a cui si è ispirato il suo fondatore, il Beato Bartolo Longo, intende farsi carico della drammatica situazione offrendo ampia disponibilità ad ospitare un certo numero di profughi. Consci del sacro vincolo della solidarietà tra i popoli, riconoscendo il diritto inalienabile dei popoli al miglioramento delle proprie condizioni di vita, nonché la legittimità a ricercare più ampi spazi di libertà di pensiero e di azione, la mia comunità intende, dunque, offrire ospitalità agli immigrati”.

“Con questo piccolo gesto – aggiunge l’avvocato D’Alessio – intendiamo alleviare, almeno in parte, le sofferenze dei popoli che vivono sull’altra sponda del mare nostrum”.

I tempi e i modi di attuazione della proposta sono al vaglio dei dirigenti comunali preposti. Pompei ha un legame profondo con Lampedusa in seguito al “Patto di Amicizia” siglato nel 2008. L’iniziativa del Sindaco è una chiara volontà che Pompei è vicina, anche, alla comunità dell’isola, che quotidianamente vive sulle sue sponde la realtà degli sbarchi clandestini.

E’ un palese intento di riconoscere alla gente di Lampedusa un alto senso dell’ospitalità e dell’accoglienza, come del resto è Pompei. La nascita dell’amicizia istituzionale tra le due realtà è un percorso di costante confronto, volto a dar vita ad iniziative comuni sui temi della solidarietà tra i popoli.

 
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