Gara librerie museali, l’Antitrust indaga su due società

La vendita dei libri nei siti museali nelle mire dei grandi gruppi editoriali. Sono due le società finite sotto la lente dell’Antitrust: l’italiana Electa (gruppo Mondadori) e la transalpina Re’union Muse’es Nationaux (RMN), attive nei mercati della gestione delle librerie museali e dell’attività di organizzazione di mostre.

Entrambe hanno preso parte a 18 delle 31 gare indette dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, inerenti la gestione dei servizi aggiuntivi museali per diversi siti e musei statali, fino a ieri gestiti dallo stesso Mibac. Un’attività dal valore complessivo di 83 milioni di euro che raccoglie realtà di prestigio internazionale come il Polo museale fiorentino, il Polo museale di Napoli, il Polo archeologico romano, il Polo museale di Roma, il Polo archeologico di Napoli e Pompei.

A insospettire l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato la strategia posta in atto dalle due società che, come si legge nella nota ufficiale dell’Antitrust, “hanno costituito un’impresa comune, denominata JVCO, per partecipare alle gare bandite dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali (Mibac) relative alla gestione delle librerie museali e all’attività di organizzazione di mostre, pur avendo tutti i requisiti per potere gareggiare singolarmente”.

Ciò potrebbe configurare un’intesa restrittiva della concorrenza che, secondo i sospetti dell’Antitrust, i due operatori, leader dei mercati rispettivamente in Francia e in Italia, potrebbero avere posto in essere, alfine di aggirare il divieto, contenuto nei bandi del Ministero, di partecipare congiuntamente, ad esempio tramite Raggruppamento Temporaneo di Imprese, quando le aziende sono dotate singolarmente dei requisiti per la partecipazione alla gara.
Si tratta di un clausola pro-concorrenziale, prevista dal Ministero su indicazione dell’Autorita’, proprio per aumentare la competizione in un mercato che si sta appena aprendo.

(Foto di Armando Stallone)

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