Lo scorso fine settimana, il bacino di San Marco come al solito fremeva di movimento: motoscafi, vaporetti, rimorchiatori, navi da crociera agitavano le acque verdi in una bella giornata di inizio autunno. La vaga foschia rendeva l’atmosfera quasi sospesa mentre turisti e veneziani, pieni di meraviglia i primi e di incombenze i secondi, affollavano calli e rive, ponti e vicoli di un sabato mattina come tanti.

Ma mentre il sole tendeva al culmine, han fatto il loro ingresso le vele spiegate di tanti bellissimi yacht che hanno iniziato a solcare il bacino.
Alle 13.30 circa, ha avuto infatti inizio la Venice Hospitality Challenge, una regata che ha visto in gara otto maxi yacht ciascuno abbinato ad uno degli hotel più in vista di Venezia.

Questo evento velico, nato nello spirito di rilanciare l’immagine di una Venezia d’eccellenza e giunto quest’anno alla sua seconda edizione, è stato creato ed organizzato da Mirko Sguario, velista veneziano, ideatore di molte fra le più originali e riuscite regate dei nostri mari.
Ogni yacht che partecipava a questa regata aveva fra l’equipaggio grandi protagonisti della vela nazionale ed internazionale e rappresentava uno degli hotel che avevano aderito all’iniziativa.

E mentre gli yacht si posizionavano dietro la virtuale linea di partenza in attesa delle procedure che avrebbero dato il via alla regata, l’acqua del bacino normalmente agitata dal traffico marittimo, diventava quasi liscia, finalmente in pace. Poi tutto è iniziato.

Dopo una partenza puntuale e spettacolare, con i getti d’acqua di due rimorchiatori a renderla ancora più scenografica, la regata è proseguita emozionante e non facile, con un vento leggero fino ad un massimo di tre nodi e di direzione variabile e con gli yacht che tentavano manovre e percorsi differenziati alla ricerca di vento.

Alla fine, dopo alcuni passaggi fra il bacino di San Marco ed il canale della Giudecca, ha tagliato il traguardo per primo Jena, di Furio Benussi e abbinato all’Hotel Ca’ Sagredo, che proprio all’ultimo è riuscito a sorpassare il secondo, lo yacht Shining dello skipper Zeljko Perovic che ha regatato abbinato al Centurion Palace Hotel; terzo lo yacht abbinato all’Hilton Molino Stucky Venice con Salvatore Eulisse, Vasco Vascotto, Stefano Spangaro e con i veneziani Giovanni Boem e il pluricampione del mondo Cesare Bozzetti.
Successivamente Ancilla Domini con i colori dell’Hotel Danieli, a Luxury Collection Hotel con Mauro Pelaschier e Claudio De Martis, poi Idrusa di Paolo Montefusco e Roberto Ferrarese abbinato a The Westin Europa & Regina, quindi Kiwi di Andrea Pesaresi collegato al JW Marriott Venice Resort & Spa ed infine Il Moro di Venezia con lo skipper Claudio Carraro con i colori The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, mentre si è dovuto ritirare poiché finito in secca, Anywave di Paul Cayard abbinato al Belmond Hotel Cipriani.
Una regata avvincente e bellissima per gli appassionati ma anche il numeroso pubblico che ha affollato le rive.

1, 2 – Gli yacht cominciano ad affluire in bacino San Marco
3 – Alcuni gommoni dello staff organizzativo e di supporto alla regata
4 – I getti dei rimorchiatori si spengono e inizia l’ultimo minuto prima della partenza, con gli yacht che cercano di stare più vicini possibile alla virtuale linea di partenza, senza sorpassarla
5,6 – Gli yacht appena partiti passano davanti alla Basilica di Santa Maria della salute ed a Piazza San Marco
7, 8 – Gli yacht in arrivo alla prima boa, davanti a Sant’Elena
9 – Sulla via del ritorno
10 – Jena, di Furio Benussi, abbinato all’Hotel Ca’ Sagredo, subito dopo la vittoria

 
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Commenti (1)


  1. … che foto spettacolari! complimenti Alex! bel fotoreportage!

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