A Foligno, in occasione delle Giornate FAI di Primavera 2015, è stato ideato un percorso dedicato a “il libro e la stampa a Foligno attraverso i secoli”. Sabato 21 e domenica 22 marzo è stato possibile visitare l’antica Tipografia sociale con il torchio che ha stampato le prime 10mila copie dei Promessi Sposi (la cosiddetta “qarantana”) e dove gli studenti dell’Istituto Professionale Superiore “E. Orfini”, sezione grafici, hanno illustrato gli altri macchinari presenti e le modalità di stampa.
Si è passati poi alla Biblioteca del Seminario Vescovile, una tra le più antiche dell’Umbria, situata all’interno del palazzo Elmi-Andreozzi. La biblioteca acquistò rilevanza nel 1662 per merito del dotto sacerdote folignate Ludovico Jacobilli che donò al seminario la propria cospicua libreria. La biblioteca oggi mette a disposizione di tutti i suoi manoscritti e stampe oltre ad un patrimonio librario di circa 80.000 volumi concernenti discipline teologiche e umanistiche. Anche qui, i visitatori sono stati accolti dagli alunni-ciceroni dell’Istituto comprensivo “Gentile da Foligno”.

Non è mancata poi la visita al Palazzo Deli, sede dell’Archivio di Stato istituito nel 1957. Vi si conservano 1.165 pergamene del Fondo Diplomatico: di particolare interesse i privilegi confirmatori di papi e imperatori, tra cui quello di Innocenzo II del 1138. Interessante anche la raccolta degli Statuti Comunali e delle Corporazioni facenti parte del fondo chiamato Archivio Priorale. Gli alunni dell’Istituto comprensivo “G. Piermarini” hanno illustrato ai visitatori il percorso nelle varie sale. Per chiudere in bellezza, la visita è terminata all’interno del Palazzo Lezi-Marchetti, un capolavoro del ‘700 folignate. Interessanti le decorazioni nelle quattro sale del piano nobile. Si tratta delle sale di Apollo, della Storia e dell’Astronomia, della saletta con la Strage dei Niobidi e del salone con paesaggi classici alle pareti, sovrapporte con gli amori degli dei e, sulla volta, il Trionfo di Bacco ed Arianna (opere di Marcello Leopardi). Ciceroni per l’occasione, gli alunni dell’Istituto comprensivo “G. Carducci”.

 
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