Spumeggiante spettacolo, eseguito da bravissimi attori, si è sviluppato all’interno dello spazio teatrale dell’Ex Meucci (Museo M.U.M.A.T.) a Mercatale di Vernio.
In occasione del 1º marzo, festa della donna, è stato proposto una piece teatrale dai contorni molto forti, ma ben sviluppata e scorrevole all’ascolto e alla visione.

Si narra di Tosca Martini una rivoluzionaria della Val di Bisenzio, che sotto il regime nazifascista decide di sfidare il regime coinvolgendo altre sue cittadine, ad issare una bandiera rossa sul cipresso più alto (questo anche il titolo dello spettacolo) di Usella, piccola frazione di valle del comune di Cantagallo, ed anche suo paese; esso, infatti si trova su una collina presso il cimitero.
Tosca sarà catturata, insieme alle sue compaesane che l’avevano aiutata in questo atto di provocazione, e trasportata al Carcere delle Murate a Firenze; li sarà interrogata per lunghe ore, come altre rivoluzionare tra cui Tosca Bandinelli, reclusa per aver tentato di far saltare con esplosivo un noto caffè di Piazza della Repubblica.
Tosca Martini non rivelerà mai nulla e, nonostante tutte le torture subite in viso, sul corpo ed anche nelle parti intime eseguite a Villa Triste, non cederà.
Per la cronaca, sia la Bandinelli che la Martini, sono sopravvissute; la Martini è tornata poi al suo paesello.
Un grande elogio agli artisti per aver dato sentimento e leggerezza ad un tema così crudo e delicato.

Informazioni:
Testi di: Alessia Cecconi, Francesco Venuti, Nello Santini, Angela Abbati;
Interpreti – Benedetta Tosi, Eugenio Nocciolini, Evita Milone, Giulia Risaliti, Roberto Caccamo, Maria Chiara Carotenuto;
Musiche – Antonio Lombardi, Vincenzo Santaniello;
– Carlo Belliti;
Scrittura scenica e regia – Antonello Nave.
Lo spettacolo è stato organizzato grazie a Comune di Vernio, Altroteatro, Provincia di Prato e Fondazione CSDE.

Seguono le immagini dello spettacolo.

 
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