Tra gli eventi organizzati durante la prima giornata della trentunesima edizione delle “Giornate Europee del Patrimonio”, svoltasi oggi, c’è stata, anche quest’anno, la “Vendemmia in Certosa. L’antica vigna dei monaci” presso i Giardini della Certosa e l’antico camminamento dei Monaci al museo di San Martino (Napoli).

L’angolo della vendemmia (foto 1) era situato all’uscita della sala delle carrozze. Al visitatore è stato offerto ” ‘o cuppetiello” (ossia un pezzo di carta piegato a forma di tronco di cono – il cosiddetto cartoccio) contenente grappoli d’uva (già raccolti, in foto 2, e, da raccogliere, in foto 3) ed un bicchiere di mosto (foto 4), il liquido denso e torbido ottenuto durante il primo processo produttivo del vino: la spremitura effettuata con il torchio (foto 5) che in questo caso è avvenuta con uve biologiche degli antichi ceppi cornicella e catalanesca (foto 6 – ceste).

Peccato per la foschia che ha impedito di godere appieno il magnifico panorama (foto 7) della città partenopea visibile dal punto più alto del quartiere Vomero, a poco più di 250 metri sul livello del mare, percorrendo i pergolati (foto 8 e 9) dove erano situate le piante di vite (foto 10).

L’evento organizzato in collaborazione con la società “I giardini del Sud” ha consentito, in particolar modo ai bambini, di avvicinarsi all’affascinante mondo della vendemmia. Un ritorno al passato in piena città!

 
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Commenti (1)


  1. Rosy, simpatica, vero, l’organizzazione? Peccato per la foschia. Se può consolarti, anch’io oggi ho trovato tanta foschia a Sorrento. Sono stata ai ruderi della Villa di Pollio a Capo di Sorrento

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