Mentre tutti noi ci affaccendiamo nelle nostre attività quotidiane, sopra le nostre teste a circa 440 chilometri di altezza sfreccia costantemente dal 2000 la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ad una velocità di oltre 25.000 chilometri l’ora, con a bordo il suo equipaggio umano costituito da 6 persone che portano avanti tantissime attività di ricerca e di studio in un ambiente decisamente poco usuale e ricco di tutta le tecnologia, il sapere e le competenze più all’avanguardia.
La ISS (International Space Station) è un progetto internazionale a cui partecipano circa 14 paesi del mondo ed è sicuramente un buon banco di prova per le relazioni di cooperazione internazionale. Lo scorso anno nella Stazione è arrivato un astronauta italiano, Luca Parmitano.

Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana, laureato in Scienze Politiche, pilota di grande esperienza, medaglia d’Argento al Valore Aeronautico, Luca è stato selezionato dall’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, come astronauta nel maggio 2009 ed è stato assegnato alla Stazione Spaziale per il periodo maggio-novembre 2013. È stato il primo astronauta italiano a svolgere attività extraveicolari.
Ma Luca Parmitano, oltre a tutto questo, che potrebbe tranquillamente già collocarlo nella categoria delle persone molto speciali, ha la grande qualità di essere una persona umile, solare, sociale, cooperativa, comunicativa e molto simpatica.
Utilizzando le opportunità offerte dai tanto vituperati social network e dalla rete in generale, è riuscito a instaurare un dialogo con tante persone comuni e normali qua sulla Terra, mentre lui era “lassù”, nello spazio, inizialmente con alcune centinaia di appassionati e poi sempre più, sempre più come una marea dilagante, via via che la sua simpatia, le immagini che mandava da lassù, le sue descrizioni precise ma anche poetiche delle attività svolte a bordo, il suo dialogare con tutti, coinvolgevano più persone, fino a contare per esempio oltre 150.000 fans solo su facebook.

Per molti ed anche per me, era un sogno… una persona eccezionale che da lassù raccontava la sua vita quotidiana quasi come se fosse stata una normale attività, che diceva: “Mi ritengo un uomo fortunato, e ritengo mio dovere e mio piacere condividere questa esperienza con tutti quelli che non hanno avuto la stessa opportunità”, quasi dimenticando gli estenuanti, faticosi, impegnativi anni di studio, di esercitazione, di allenamenti, che lo avevano portato fin lì.

All’inizio del mese scorso l’ESA ha deciso far vivere ad alcuni dei follower di Luca il sogno di incontrarlo nella realtà e tramite un bando ha selezionato 50 persone per questo evento.
L’incontro fra Luca ed i 50 follower selezionati, fra cui ho avuto la fortuna di rientrare anche io, e denominato #LucaTweetUp, dal nome del tag che lo ha poi identificato sui social network, si è svolto presso la sede dell’ESA a Frascati nel pomeriggio dello scorso undici aprile.
I partecipanti sono stati accolti dallo staff dell’Esa che aveva organizzato l’evento in una grande sala conferenze, dotata di accesso Wi-Fi free, e dopo le prime presentazioni, è stato introdotto l’ospite d’onore.
Luca è arrivato sorridente e disponibile ed ha iniziato a raccontare la sua esperienza, sia nella fase preparatoria che in quella operativa sulla ISS, aiutandosi con filmati e sequenze fotografiche. Mentre poi sul maxischermo passavano in diretta i tweet di tutti i partecipanti e di tutti quelli che in tempo reale si erano collegati all’evento su Twitter, Luca ha risposto alle domande e curiosità che fioccavano da parte di tutti. Domande sul cibo spaziale, sulla sensazione di assenza di peso, sulla spiritualità di una tale missione, sui ricordi lasciati dalla stessa, sui progetti e sul futuro.
In diretta durante l’evento è arrivata a sorpresa la comunicazione che Luca era stato nominato “ambasciatore” del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, come esempio del talento e della competenza dell’Italia, in Europa e nel mondo, esempio che la Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea intende promuovere durante il semestre di turno.
Al termine dell’incontro un breve rinfresco e le fotografie di rito che Luca ha affrontato con battute, risate e smorfie, testimoniando la grande disponibilità e simpatia che lo caratterizza, poi… è dovuto scappare.

Come tutti i sogni, anche questo evento che per 50 partecipanti era proprio un sogno, è quindi terminato. Rimangono i ricordi, rimangono i semi che la grande umanità, competenza, verve di Luca ha seminato in tutti noi, rimangono tutte le nuove amicizie che adesso, complice la rete consentiranno sicuramente nuovi ed interessanti sviluppi.

Volevo inoltre qui ringraziare tutto lo staff dell’ESA che ha messo in questa occasione tutta la sua competenza, affidabilità e disponibilità che lo caratterizza.

In questo fotoreportage:
Foto 1 – Luca riceve il poster preparato e firmato dai partecipanti a ricordo dell’evento;
Foto 2 – una foto di uno dei passaggi della ISS nei cieli Italiani durante la permanenza di Luca. In rete è possibile trovare molti siti, fra cui alcuni gestiti dalla NASA che informano sui passaggi della ISS sui cieli della Terra;
Foto 3 – la registrazione dei partecipanti presso l’ESA;
Foto 4 – i gadget e il pass consegnati a ciascun partecipante. Si può notare il patch originale della missione “Volare”, come si chiamava in particolare la missione di Luca e a destra un esempio di cibo per astronauti, fra l’altro preparata da una azienda italiana che lo fornisce a tutte le spedizioni astronautiche del mondo;
Foto 5,6 – momenti dell’Incontro;
Foto 7 – una foto di Luca con alcuni suoi ammiratori. La mascotte visibile, “è” Camilla Corona, mascotte della Nasa che ha volato in molte missioni e che ha assunto un ruolo importante come mezzo per la divulgazione scientifica delle missioni NASA;
Foto 8 – Luca con Karin dell’ESA e Paxi, il pupazzo simbolo della scelta dell’ESA di offrire informazioni e comunicazione ai i più piccoli;
Foto 9 – per uno dei 50 partecipanti l’incontro con Luca è stato un grande regalo di compleanno, visto che compiva gli anni proprio l’11 aprile. Eccolo quindi al momento dello spegnimento delle candeline con il sogno diventato realtà!
Foto 10 – tutto lo staff ESA che ha lavorato per far diventare #LucaTweetUp il grande sogno che è stato per tutti noi.

 
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Commenti (5)


  1. Che incontro stupendo hai avuto, Alessandra! Grazie per averci resi partecipi di questo straordinario evento.
    Proprio ieri alla TV il nostro Luca ha raccontato l’episodio spiacevole di cui è stato vittima durante la sua missione, ma da cui è uscito indenne: la perdita di acqua all’interno della tuta.


  2. Sì Kris, a suo tempo avevo seguito le due EVA e ti assicuro e letto il blog di Luca con il suo racconto. In effetti il problema che si è verificato, ha messo a repentaglio la sua vita, ed è stato grazie al sangue freddo ed alla competenza di Luca che tutto alla fine si è risolto bene, mettendo anzi in evidenza un possibile problema delle tute che adesso viene monitorato e tenuto sotto controllo. Luca, al #LucaTweetUp ha comunque detto che non è merito suo, ma delle persone che lo hanno addestrato e preparato ad affrontare anche emergenze importanti, del controllo a terra che lo ha esortato al rientro quando ancora non sembrava un problema grave, dei suoi colleghi sulla ISS che hanno eseguito le procedure di rientro con rapidità, efficienza e competenza ed in effetti è vero, è stato un successo dovuto alla collaborazione di tante persone. Ma certo anche la sua parte non è stata da meno. :-)


  3. Sul blog di Luca, nelle pagine dell’Agenzia Spaziale Europea, ci sonoi suoi racconti di tutta la missione. Interventi tecnici e descrittivi delle attività svolte sulla ISS, ma anche considerazioni personali e aneddoti sulla vita lassù. Molto interessante!!!
    http://blogs.esa.int/luca-parmitano/?lang=it


  4. Bellissime le foto che ha pubblicate!

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