Presso il museo Diotti di Casalmaggiore è stata riproposta una antica tradizione culinaria locale, i gnòc a la mulinera (gli gnocchi del mugnaio).

La manifestazione è stata organizzata, oltre che dal museo Diotti, dalla delegazione Oglio Po di Slow Food Mantova e dall’associazione “Persona Ambiente” di Casalmaggiore.

La relazione introduttiva è stata presentata da Luca Angiolini, corrispondente del Corriere della Sera, e da Gilberto Venturini di Slow Food Mantova.
Il tema era “I mulini del Po”: il territorio, i cereali, le farine, i piatti tipici.

Un precursore della ricetta dei gnòc è stato Giovanni Padova, mulinèr (mugnaio), da qui la detta “i gnòc dal muliner”, che poi ha tramandato la ricetta alla figlia, Teresina, scomparsa di recente.

Durante la manifestazione le figlie della Teresina, Deanna, Virginia e Fausta, hanno preparato i gnòc con sugo di patate, pomodoro e fagioli, che poi sono stati degustati dai 60 presenti (la manifestazione era a prenotazione e a numero chiuso).

E’ stata poi servita la “zucca al carpione”, preparata dall’azienda agricola biologica di Valter Cavalli; zucca cotta con salsa di cipolle di Tropea, per finire poi con i biscotti integrali, sfornati dalla pasticceria Athena di Sabbioneta, realizzati con farine integrali macinate a pietra.
Il tutto è stato accompagnato dal Lambrusco crudo biologico prodotto dall’azienda agricola “Corte Pagliari Verdieri” di Comessaggio.

Per chi fosse interessato si può vedere un breve filamato della Teresina che fa i gnòc e alcune ricette di ragù sul sito: Gnòc a la mulinera

 
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Commenti (1)


  1. Sono già ingrassata almeno un kilo!!!!

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