Si è svolta a Chiavari la 155^ Mostra del Tigullio, incentrata su una grande esposizione delle eccellenze dell’agroalimentare, dell’artigianato e dell’industria del Tigullio: le realtà locali offrono i loro prodotti rigorosamente “a km zero”.

Di seguito le foto e una breve descrizione di due dei prodotti artigianali molto famosi non soltanto localmente.
La sedia di Chiavari.
Nel 1807 il Marchese Stefano Rivarola, ambasciatore della Repubblica di Genova, al ritorno da un viaggio nella capitale francese portò alcune sedie parigine agli artieri chiavaresi, affinchè le utilizzassero come modelli.

Fu Giuseppe Gaetano Descalzi, detto il Campanino, a creare per primo l’inconfondibile sedia che prende il suo nome: un intreccio sottile di fili di legno pregiato e sapientemente stagionato per una sedia leggera e robusta, da diventare la “sedia eterna”.

Molti sono i modelli che seguirono a questa prima foggia, come la sedia “tre archi” di raffinata eleganza, la “parigina”, la “filippa”, la “tre spade” o “spadina” e numerose altre ognuna con il suo stile unico e inconfondibile.

Il Macramè esposto da Luciana Brescia.
Nel seicento si sviluppa la lavorazione di un pregiato e prezioso tipo di merletto: il macramè. Il termine, di origini araba, indica una trina pesante, in genere di lino, interamente realizzata con la tecnica dell’annodatura manuale.

Il macramè fu inizialmente impiegato per decorare orli di asciugamani, tovaglie e lenzuola; in epoca più recente invece venne reinterpretato come elemento decorativo per impreziosire borse e capi d’abbigliamento.

 
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Commenti (7)


  1. La prima immagine è la foto del Tigullio, territorio che va da Portofino a Moneglia, l’ ultima uno dei porticati di Chiavari per la maggior parte in ardesia


  2. Molto interessante, non conoscevo l’origine del macramè né la storia della sedia di Chiavari.


  3. Davvero interessante!


  4. grazie per queste informazioni :)


  5. mi sono accorta soltanto adesso di aver messo una foto doppia peccato!


  6. Anna.. decisamente interessante.. non si finisce mai di imparare :)


  7. mostra di sicuro interesse…le sedie che passione, davvero culturale.Bel fotoreportage

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