A Bacoli, presso il Complesso Vanvitelliano del Fusaro, si è svolto sabato 26 e domenica 27 maggio il Maggio dei Monumenti. Città di Bacoli, giunto alla sua seconda edizione.

Di grande rilevanza è stata l’apertura della Casina Vanvitelliana, realizzata nel 1782 da Carlo Vanvitelli, su commissione di Ferdinando IV di Borbone, con la cui costruzione intendeva avere, per sé, un casino per la caccia e per la pesca manifestando, nel contempo, la presenza regia sul territorio. La visita guidata è stata a cura di Ciro Amoroso.

L’Associazione delle Arti e dei Mestieri ha rivolto una particolare attenzione alla parte espositiva, coinvolgendo sia artisti che artigiani. Hanno avuto modo di esporre: Gaetano Sarrantonio, Nicola Masuottolo, Vincenzo Maione, Associazione “Antonia Maria Verna”, Progetto “Antrum”, Policleto “Art”, Arlech ceramiche artistiche in gemellaggio con Iris 2 e la signora Anita Barona, con una collezione di abiti da lei realizzati.

Gaetano Sarrantonio, artista autodidatta, ha presentato per l’evento un fumetto I Misteri del Lago Fusaro. Il fumetto vuole trasmettere un messaggio di rigenerazione: il protagonista, un alchimista vissuto durante il periodo settecentesco, torna ciclicamente sul Lago Fusaro, presso la Casina, per rigenerarsi e proseguire la sua vita.

Nicola Masuottolo è presente all’evento con la tematica “Pescatori”. In essa si ispira a I pescatori di Teocrito di Siracusa, vissuto tra il IV e il III secolo a. C. e Lu tempu di li pisci spata, documentario di Vittorio De Seta inerente alla vita dei pescatori per la pesca del pesce spada. Lo studio della fisiognomica è, in Masuottolo, curato al punto tale che c’è un’interazione continua e parallela tra testo e immagine senza alcun prevaricamento né dell’una né dell’altro.

Vincenzo Maione è presente, con acquarelli la cui tematica prende spunto dal testo di James Redfield, La profezia di Celestino V, best seller internazionale e manifesto new-age. In relazione al Convegno “La Storia del Templarismo. Il ruolo del Neo Templare” tenutosi, nel pomeriggio di sabato 26 a cura delle Arti e dei Mestieri e del Centro Ricerche G.R.E.N, e sul probabile sostegno di papa Celestino V all’Ordine dei Templari, Maione è presente in mostra anche con “I Templari”, raffigurante Celestino V.
Maione, da sempre legato, alla cultura greca, nell’ambito del progetto “Antrum. Oggetti d’arte dei Campi Flegrei”, è presente anche con Le Officine del Becho, con una propria produzione di artigianato, dai moduli classici riletti in chiave moderna.

Antrum. Oggetti d’arte dei Campi Flegrei è un progetto ideato e realizzato dallo Studio artistico Exe di Dario Scotto Di Luzio. Lo studio mira alla costituzione e alla diffusione delle diverse produzioni artigianali, legate al passato, e le nuove sperimentazioni del presente. Oltre al già citato Maione e l’Associazione delle Arti e dei Mestieri, affluiscono al progetto: Murasaki Art di Gaia Guardascione, LeRò di Rosaria Bonelli, Crete di Alessandra Pedone, Flego Design di Diego Guida, Atelier Nando di Nunzio di Giuseppe di Nunzio e Flora Ferrante.

Conclude, pienamente, la rassegna, l’Associazione “Antonia Maria Verna”, vera e propria scuola di ricamo e cucito, presente in mostra con un’esposizione di lavori in ricamo, tombolo, agopittura. A cura delle maestre, Lucia Scotto Di Vetta, Pina e Teresa Costagliola, Palma Scotto di Vetta, sono state tenute delle lezioni di primo approccio ad alcune tecniche di ricamo, il punto agopittura e reti e sfilati. A completare l’esposizione hanno concorso dei dipinti realizzati da Adele Scotto Di Luzio. Ospitata nell’Istituto Illiano di Bacoli, appartenente al Pio Monte della Misericordia di Napoli, la scuola si caratterizza per l’uso degli incarnati, contrariamente ad altre scuole che, per la resa dei tratti fisiognomici, ricorrono invece alla pittura.

Grande momento di spettacolo è stato offerto, inoltre, dal Maestro Bruno Senese con gli strumenti tipici della musica popolare del Sud Italia e dall’Associazione Nearte Neparte con lo spettacolo di “Guarrattelle”.

“Maggio dei Monumenti. Città di Bacoli”, è stata una manifestazione che, nella sua sobrietà, ha riscosso un grande plauso da parte della cittadinanza. L’Associazione Culturale Assodipendenti ha avuto il grande piacere di essere tra gli invitati e condividere quel senso di appartenenza alla propria terra necessario per una perfetta e completa conoscenza, fruizione, tutela e trasmissione del patrimonio culturale, delle proprie radici storiche.

Le foto, pubblicate su gentile concessione degli autori, illustrano il luogo dell’evento e opere in esposizione.

 
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Commenti (6)


  1. Una bellissima iniziativa che abbraccia diverse branche delle arti e che valorizza ulteriormente le già pittoresca ed armoniosa architettura della Casina Vanvitelliana del Lago Fusaro. E’ un ottimo esempio da seguire anche altrove e che come sempre hai saputo documentare con chiarezza e precisione. Discrete sono le foto. Saluti


  2. Ciao Michele, grazie per il tuo commento e per il tuo apprezzamento.

    Saluti e a presto. Maria


  3. Adoro la Casa della Fata Turchina… ben vengano eventi per ampliarne la conoscenza e fotoreportage accurati come il tuo!


  4. Ciao Rosy,

    grazie per il tuo commento e il tuo apprezzamento. E’ stato un evento molto particolare e ben curato in un luogo, a dir poco, straordinario.

    A presto.


  5. Ciao Maria,
    come sempre accurata nella documentazione e nella presentazione degli eventi.Molto belle le foto. Mi dispiace essermi perso questa opportunita’ ma mi rifaro’ l’anno prossimo.
    Del resto come avrei potuto non apprezzare il tuo fotoreportage,se questo incantevole luogo ha permesso alla mia foto, intitolata ”A.A.A.Cercasi Fata Turchina..part time” di arrivare al quarto posto,nel mese di febbraio ed essere al primo posto nella popolarita’, nella sezione ponti, categoria ‘C’ ?
    Questo il link se ti va di vederla : http://rete.comuni-italiani.it/foto/2012/24096
    A presto
    Ugo


  6. Ciao Ugo,

    adesso leggo il tuo messaggio.

    Grazie sei sempre molto gentile.

    Il Complesso del Fusaro è incantevole e nel suo incanto hai ritratto la Casina nella foto che mi hai indicato, complimenti per la ricostruzione storico-artistica che l’ha accompagnata.

    A presto.
    Maria

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