Olive: la raccolta

Sulle sponde del Lago di Garda, la coltivazione dell’olivo si è sviluppata sin dall’antichità.

Grazie a giornate soleggiate ma soprattutto ad un clima mite la qualità dell’olio è considerata ottima.
La denominazione d’origine protetta ottenuta nel 1997 dalla Commissione Europea, ha permesso all’extravergine del Garda Bresciano di presentarsi sul vasto mercato (pur quantitativamente in quota minima) come olio dalle caratteristiche spiccate legate al territorio e garantite da discipline alle quali si attengono i produttori.

I coltivatori hanno dovuto abbandonare antiche consuetudini, pur sempre mantenendo le esperienze del passato, unendo tecniche di lavorazione innovative nel rispetto delle norme vigenti.

Parecchie sono le feste dell’olio sul Lago di Garda, per citarne qualcuna sulla sponda veronese: Torri del Benaco, Brenzone, Lazise, sulla sponda bresciana: Moniga. Puegnago, Polpenazze e Manerba di quest’ultima località la leggenda dice che la dea Minerva ci piantò le sue olive.

Ringrazio il signor Giuseppe Cipani che nella sua proprietà situata a Fasano, frazione del Comune di Gardone Riviera, mi ha permesso di seguire il signor Daniele in alcune fasi della raccolta.
Un grazie anche al signor Daniele.

Foto NR. 1- 4 – 5 – 6 – 7 Daniele al lavoro – 70 anni compiuti ma non li dimostra.

FOTO NR. 2 – Una pianta di olivo secolare.

FOTO NR. 3 – Trappola per insetti e mosche

FOTO NR. 8 – Il raccoglitore per le olive in dialetto del luogo si chiama: “el Grumial” – La scala = “el Trepè” e “el Restel”

FOTO NR. 9 – Causa la mancanza di pioggia la raccolta olive non sarà eccezionale.

FOTO NR. 10 – La natura del Garda, Melograni e Olive.

Arrivederci all’Oleificio

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