Ispirata al libro di Emilio Lussu “Un anno sull’Altipiano” e alle vicende della Brigata Sassari, la mostra allestita dal Centro Documentazione di Luserna, narra attraverso numerosi pannelli, la storia della Brigata Sassari e presenta un’ampia rassegna di materiale militare proveniente da collezioni private.

La Brigata Sassari è la Brigata più decorata dell’esercito italiano e si dice che sia anche la brigata che ha il maggior numero di lapidi commemorative sui fronti della Grande Guerra, dal Carso, all’Altopiano di Asiago, alla Bainsizza.
E’ comunque la Brigata con la percentuale più alta di caduti della prima Guerra Mondiale, ben 13%.

L’alta percentuale di caduti è dovuta al fatto, che gli alti comandi in situazioni particolarmente difficili, per risolverle facevano intervenire la Brigata Sassari.

Le imprese della Sassari furono narrate dai diretti protagonisti: Leonardo Motzo scrisse: “Gli intrepidi Sardi della Brigata Sassari”, Graziani scrisse: “Fanterie Sarde all’ombra del Tricolore, ma il capolavoro intriso di umanità dolorosa con una tragica descrizione dei fatti resta: “Un Anno sull’Altipiano” scritto da uno dei suoi ufficiali il “Capitanissimo” Emilio Lussu di Armungia

FOTO NR. 1 – 3 – 4: Pannelli Mostra con foto di Emilio Lussu

FOTO NR. 2: Sassarini, risaltano le mostrine di colore bianco e rosso. Un esempio di eroismo dopo la Battaglia dei Tre Monti (Altopiano di Asiago 28-31 Gennaio 1918) Il bollettino di Guerra citava per la terza volta la Brigata Sassari, all’ammirazione del Paese: 2 Medaglie d’Oro in dividuali(comandanti caduti in combattimento), 122 Medaglie d’Argento,(una di queste a Emilio Lussu ferito al braccio) 101 Medaglie di Bronzo, e 2a Medaglia d’Oro alla bandiera dei Reggimenti.

FOTO 5-6-7- Materiale vario esposto alla mostra, da segnalare le “mazze ferrate” arma austro-ungarica usata spesse volte per uccidere definitivamente i feriti nemici.

FOTO NR 8 – Ricostruzione della Feritoia nr 14, descritta nel libro di Lussu. Secondo gli studiosi la feritoia nr 14, era situata nel punto del fronte italiano, più alto di 20mt rispetto al fronte austriaco (Zona Monte Zabio -Altopiano di Asiago)

FOTO NR 9 – Arma per tiratore scelto, detto anche “cecchino” reparto creato per la prima volta dagli austriaci, il nome deriva da Francesco Giuseppe = cesco = cecchino

FOTO NR 10 – Sassarini falciati sui reticoltati e così caddero a migliaia. Il più delle volte causa le pinze tagliafili le quali non tagliavano (vedi foto nr 5)

La mostra è aperta tutti i giorni fino al 6 Novembre, orario: 10 – 12 —14 – 18, riaprità nuovamente durante le Festività Natalizie dal 26 Dicembre 2011, al 06 Gennaio 2012. www.lusern.it

 
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