Nell’ambito della nostra visita a Priverno, suggerita dalla Giornata FAI di Primavera 2017, siamo rimasti ammaliati ed affascinati dal Museo Archeologico, ospitato nel meraviglioso Palazzo Valeriani-Guarini-Antonelli, dimora di grande prestigio storico che si affaccia sulla piazza principale della città, proprio di fronte e ai piedi del Duomo di Santa Maria Annunziata.

L’edificio, dimorato da illustri famiglie dal XIII al XVI secolo, è stato ricostruito dal 1924 al 1926 e riproposto per volere degli allora proprietari, i fratelli Antonelli, nel suo splendore rinascimentale originale.

Gli interni sono resi preziosi da decorazioni del tardo liberty e costituiscono la sede espositiva del museo in un percorso che si snoda in dodici sale.

Il Museo è dedicato a Privernum, colonia prima volsca e poi romana, in quello che erano le fasi della vita quotidiana degli abitanti di quella antica colonia sorta nella piana del fiume Amaseno.
All’ngresso una scritta: “dallo scavo al museo”.

Mosaici, statue, terrecotte, ceramiche da cucina, arnesi per il cucito e per i capelli, monili, iscrizioni e tanto altro raccontano pezzi di storia cittadina dal II secolo a.C. a tutta l’età romana.

Non mancano però anche tracce del lusso delle domus patrizie, statue e ritratti della famiglia imperiale, elementi marmorei di alto livello e mosaici. Tra questi risalta una soglia lunga 5 metri in cui è raffigurato un paesaggio a ridosso del fiume Nilo, in Egitto, soglia che ne esalta la frenetica e vivace vita.

Le suppellettili e i reperti ospitati in questo Museo sono quelli che stanno emergendo dai lavori che ancora sono in corso nell’Area Archeologica di Mezzagosto, 5 km a nord-est di Priverno, nel cuore della Valle dell’Amaseno, Area che abbraccia una superficie di circa 7 ettari e che, grazie all’Amministrazione Comunale, a diverse Università, alla Regione Lazio e alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, presto ci farà conoscere molto di più della vita condotta dagli allora abitanti, vissuti circa 2.300 anni fa.

A noi non resta che ringraziare il FAI per averci dato l’opportunità di venirne a conoscenza e attendere l’apertura di quella che sarà la meravigliosa Area Archeologica Privernum.

Foto n. 1 – L’ingresso al Museo
Foto n. 2 – Frammenti di un calendario con liste di magistrati
Foto n. 3 e 4 – “un tempo erano cittadini di Privernum” – busti e volti
Foto n. 5 – “i Romani, gente togata”
Foto n. 6 – Il mosaico raffigurante la vita lungo il Nilo
Foto n. 7 – Il cibo
Foto n. 8 – Arnesi per estetica
Foto n. 9 – Utensili per macinare il grano
Foto n. 10 – L’opera di scavo dell’Area Archeologica

 
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