L'opposto Jurewicz a muro

L’Invicta Volleyball partecipa al campionato nazionale 2012-2013 di pallavolo maschile di serie B2, girone E.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Francesco Masala, direttore sportivo della società di Grosseto.

L’esperienza tanto attesa in B1, il banco di prova è durato solo una stagione, nella quale siete arrivati ultimi con 16 punti. Risultato al di sotto delle aspettative? Che cosa non ha funzionato?
Quando si retrocede non si può mai dire che era un risultato secondo le aspettative, però è anche vero che la squadra è stata costruita nell’ultimo mese disponibile e nonostante l’obiettivo fosse null’altro che quello di tenere la categoria, a posteriori posso serenamente dire che la rosa a disposizione non era forse sufficiente per arrivare a questo risultato. Certo, arrivare ultimi con pochi punti in classifica non era ovviamente quello che mi aspettavo, ma è stata comunque una esperienza formativa sotto tanti punti di vista.

Francesco Masala

Dopo 5 partite avete 11 punti. L’alta classifica è comunque l’obiettivo stagionale?
L’obiettivo di quest’anno è indubbiamente quello di stare nei piani alti della classifica, per la categoria abbiamo certamente una buona rosa.

Con quali novità?
Sono arrivati due giocatori importanti come il palleggiatore Andrea Masini, che ha disputato diverse stagioni anche in A2, ed il martello Maggini, anch’egli un ottimo giocatore.
L’aver poi confermato l’opposto Jurewicz e l’altro martello Rolando con altri elementi della scorsa stagione, fa sì che la squadra sia molto competitiva.

In quale fondamentale eccellete?
Il fondamentale che facciamo meglio è sicuramente la ricezione, unita all’attacco in cui abbiamo sempre ottime percentuali anche grazie alla regia appunto di Masini.

E quello più debole?
Quello che facciamo peggio è sicuramente la battuta, non siamo fortissimi neanche a muro vista la non elevata statura complessiva della rosa.

Invicta Volleyball B2 2012-13

Chi potrebbe essere a fine stagione l’MVP di Grosseto?
Nonostante da un punto di vista strettamente numerico il maggior numero di punti vengano sempre fatti dal nostro opposto, credo che a gioco lungo possa essere invece il nostro palleggiatore l’ago della bilancia a nostro favore, colui che potrà fare maggiormente la differenza.

Cosa prevede per promozione, playoff e retrocessioni nel girone E?
Per la promozione è ancora troppo presto stilare una classifica di merito, ci sono almeno quattro/cinque squadre che hanno ambizioni di classifica, ma la favorita assoluta del girone è il Castelfranco. Per i play off direi noi, le due di Forlì, Spoleto e Grottazzolina. Per le zone basse la lotta è serrata fra Fucecchio, Cesena, Civitanova Marche.

C’è un derby particolarmente sentito dalla squadra e dai tifosi?
Le partite con le toscane sono le più sentite, soprattutto contro Castelfranco, con cui esiste una rivalità da tanti anni e con cui questa stagione ci giochiamo le prime posizioni.

Quale partita del campionato precedente ricorda maggiormente per emozioni, per il risultato?
La partita più bella è stata alla prima di ritorno, vinta in casa contro Jesi, in quel momento primo in classifica, rimontando da zero a due.

Andrea Masini

Qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, comunque sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
Nonostante le nostre nazionali siano al vertice mondiale, la federazione fa ormai da troppi anni molto poco per promuovere il prodotto vincente. Altri sport sono riusciti a cavalcare l’onda molto meglio di noi (vedi il rugby) e questo a gioco lungo ha fatto sì che le società soprattutto nel maschile facciano fatica a reclutare le nuove leve.
La crisi economica è poi incombente in ogni settore dello sport, ma la scarsa programmazione e professionalità del nostro ambiente ha amplificato le difficoltà creando ad alto livello un vero terremoto. Sia in serie A1 che in A2 ci sono state numerose defezioni da costringere la federazione a bloccare le retrocessioni, classico di un movimento in empasse.

E in Toscana?
I Comitati regionali sono governati per la maggior parte da vecchi dirigenti federali che hanno ormai nulla a che fare con le necessità di innovazione e intraprendenza che la situazione richiede, compreso il nostro in Toscana.

E per tutelare la salute degli sportivi e, in particolare, dei pallavolisti dai più piccoli a quelli più grandi, impegnati, nel vostro caso, in B2?
Si può fare di più e meglio in ogni cosa della nostra vita, però mi sembra di poter dire che sia a livello di prevenzione che di tutela della salute riusciamo dignitosamente a fare un buon lavoro, compatibilmente alle risorse economiche e umane che abbiamo. L’obbligatorietà fin dalla prossima stagione di avere un medico alle partite e la presenza in campo di un defibrillatore spingono tutte le società a migliorarsi ed a garantire ai propri atleti meno rischi possibili.

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento