Salvatore Gambino in azione

Il Trapani Calcio partecipa al campionato nazionale 2011-2012 di calcio di Lega Pro prima divisione girone B.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Domenico Lipari, direttore generale della società di Trapani.

In classifica, dopo trenta giornate e da neo promossi, siete primi con 55 punti, con 5 punti di vantaggio sulle inseguitrici dopo la brutta sconfitta in casa contro il Portogruaro per 1 a 5. A quattro giornate dalla fine, i risultati corrispondono ai programmi di inizio stagione?
Tenuto conto che eravamo partiti per una tranquilla salvezza i risultati attuali vanno ben oltre ogni più rosea aspettativa.

Quale partita tra quelle finora disputate ricorda maggiormente?
La partita a Cremona, per l’intensità ed il risultato (2-4).

Domenico Lipari

C’è un derby che storicamente infiamma i tifosi?
La partita che più infiamma la tifoseria è certamente quella con il Siracusa.

Quali sono gli atleti di punta della rosa?
Noi siamo un gruppo e se dovessi indicare un calciatore piuttosto che un altro farei un torto all’intero gruppo, anche se qualche calciatore, per il ruolo è più conosciuto di altri.

Un suo pronostico sulle squadre che lotteranno per la promozione in serie B e su quelle che rischiano di retrocedere.
Le prime sette dell’attuale classifica hanno tutte la chance chi direttamente e chi indirettamente di essere promosse in serie B. Per la retrocessione non saprei.

Qual è, a suo giudizio la mission del campionato di Lega Pro nel sistema calcio italiano?
E’ sicuramente un campionato interessante che ha già messo in evidenza ottime individualità di cui sentiremo parlare nel futuro e non mi riferisco soltanto ai calciatori.

Soddisfatti anche dell’andamento del settore giovanile?
Certamente la Berretti ha già superato la prima fase e la stessa cosa si apprestano a fare gli Allievi nazionali. Grande soddisfazione ci dà anche la Scuola calcio inserita in un quartiere certamente non residenziale e che ospita diversi piccoli trapanesi non abbienti.

Trapani Calcio in azione

I giovani sono sempre attratti dal calcio?
Ritengo di sì, anche se spesso sono i risultati positivi delle squadre a fare da traino all’entusiasmo dei giovani nei confronti del calcio.

A suo giudizio, si può fare di più per tutelare la salute degli sportivi e, in particolare, dei calciatori dai più piccoli a quelli professionisti impegnati, nel vostro caso, in Lega Pro?
Ritengo che in Italia siamo all’avanguardia per quanto riguarda i controlli sanitari.

Dopo ben 107 anni come sono radicati nella comunità di Trapani la passione, l’interesse per il Trapani Calcio?
Il Trapani è la prima società e lo è sempre stata anche nei momenti più duri, chiaramente in questi ultimi anni la passione e l’interesse sono cresciuti proporzionalmente ai risultati ottenuti.

C’è competizione con le altre società sportive, quindi non solo di calcio?
Assolutamente no.

Come giudica la copertura mediatica del vostro campionato e della sua squadra?
Ottima.

La crisi economica come condiziona i programmi di una società di calcio di Lega Pro?
Bisogna distinguere tra le cicale e le formiche. Chi agisce da formica e gestisce con oculatezza sa cosa fare per durare nel tempo. Chi fa la cicala è destinato ai punti di penalizzazione ed a una vita breve.

Siete protagonisti anche di iniziative sociali, benefiche?
Certamente, anche se le iniziative sociali benefiche non si pubblicizzano. Ultimamente abbiamo fatto visita ai detenuti della casa circondariale di Trapani.

 
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