ASD Pallavolo Staranzano serie D

L’ASD Pallavolo Staranzano partecipa al campionato regionale friulano di pallavolo femminile di serie D, girone A.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Denis Del Torre, presidente della società di Staranzano, comune in provincia di Gorizia.

Venticinque anni fa la pallavolo trovò finalmente casa a Staranzano. Soddisfatti di quanto fatto in questi anni?
Decisamente sì. Sono stati 25 anni caratterizzati da un intenso lavoro di promozione e sviluppo dello sport della pallavolo sul nostro territorio. Un plauso va sicuramente ai presidenti, dirigenti e tecnici che in questo lungo periodo si sono alternati alla guida della società piuttosto che sui campi di gioco e nelle palestre, per trasmettere una passione ancor prima che una disciplina sportiva.

I risultati della serie D sono in linea con i programmi di inizio stagione?
Preliminarmente va detto che la Pallavolo Staranzano si è riaffacciata quest’anno sul panorama della pallavolo regionale, dopo sei anni di assenza. Anni durante i quali si è lavorato soprattutto con il settore giovanile, dal minivolley alla Prima Divisione, con fortune alterne.
La regular season ci ha visti impegnati fino all’ultimo set dell’ultima giornata. Nella prima fase, infatti, la squadra ha appalesato spesso indecisione, poca padronanza e poca sincronia, dovuta anche al fatto che metà delle ragazze sono arrivate in questa stagione sportiva e quindi c’era da superare anche un problema di conoscenza e di affiatamento tra atlete. L’amalgama però ha dato buoni frutti, se si pensa che nel girone di ritorno la squadra è riuscita ad inanellare 8 risultati positivi in 9 gare, che ci hanno permesso di affrontare la gara-spareggio per accedere alla pool promozione. Opportunità che non siamo riusciti a cogliere per una serie di circostanze sfavorevoli.
Nel girone salvezza, vedo una gara a 2 o 3 squadre. Ma questa è una fase dove non bisogna guardare in faccia nessuno e fare punti. Dopo il passo falso di Azzano X, le ragazze hanno ritrovato la giusta determinazione per affrontare il girone portando a casa 3 risultati positivi.

Denis Del Torre

Nel girone A chi è favorito per la promozione?
Del girone “A”, penso che il Rizzi Volley sia la squadra che abbia realmente qualcosa da dire nel girone promozione, anche se in questa seconda fase dovrà vedersela con compagini di tutto rispetto e che annoverano tra le loro fila giocatrici di esperienza. Nel girone “E” salvezza, penso che qualcosa di buono riusciremo a farlo vedere anche noi. La squadra sta raggiungendo quella maturità tecnica e l’affiatamento che ci aspettavamo.

Quale partita ha maggiormente lasciato il segno per emozioni, risultato?
Un po’ tutte. Ogni incontro veniva vissuto dalle ragazze con il giusto equilibrio tra emozione e razionalità. Se devo fare un nome, penso che la gara di ritorno con lo Zalet D sia stata quella che abbia lasciato il segno.

C’è un derby particolarmente sentito dalla squadra e dai tifosi?
La regular season ci ha contrapposto a squadre di altre province, quindi di derby, nel senso letterario del termine, non ne abbiamo vissuti. Nel girone E “salvezza” invece, incontreremo squadre non solo della provincia di Gorizia, ma addirittura di comuni contermini come Monfalcone e Ronchi dei Legionari, con i quali c’è sempre stata una sana competizione campanilistica.

La pallavolo con i canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre ha aumentato la sua visibilità. Ritiene che sia un fatto positivo?
Sicuramente. Il volley è la disciplina sportiva che, a livello nazionale, dopo il calcio conta il maggior numero di tesserati. Al momento oltre duecentomila, di cui più del sessanta per cento donne, e circa tre milioni di praticanti. Ritengo pertanto giusto che a questo sport venga dedicata più attenzione da parte dei mass media. In parte hanno giovato i brillanti risultati conseguiti dalle nazionali maggiori negli ultimi tornei internazionali che hanno sicuramente garantito un effetto “volano” non indifferente. Inoltre si incomincia a parlare anche dei campionati minori, delle attività svolte a livello locale. Questo permette di dare visibilità al lavoro svolto dalle società e perché no, anche agli sponsor locali.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per converso, può essere negativa?
E’ logico che meno spazio c’è a disposizione e minori sono le occasioni per parlare di pallavolo. Ma ritengo che l’introduzione di canali televisivi dedicati allo sport, sotto certi aspetti abbia compensato quello che è venuto meno sulle principali reti nazionali.

A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, sempre e comunque ai vertici del volley europeo e mondiale?
Penso che il livello della pallavolo italiana sia sicuramente buono. Rimanere ai vertici mondiali non è facile e certamente non è scontato. Siamo stati abituati forse troppo bene nel recente passato, per cui il bilancio complessivo mi sembra positivo. Per quello che mi consta, si stanno facendo molti sforzi per qualificare il più possibile il lavoro di società e tecnici, tutto nel segno di un miglioramento generale del movimento. Le scelte della Federazione sull’attività giovanile a livello nazionale sono condivisibili, soprattutto quando si struttura l’attività tecnica in modo coordinato. Forse bisognerebbe dare agli allenatori qualche direttiva più stringente sulla metodologia dell’allenamento dei fondamentali e sui metodi di correzione dell’errore.

E, con la sua esperienza, nel Friuli Venezia Giulia?
Pur essendo una piccola regione, riusciamo comunque ad avere delle squadre che militano in campionati nazionali di serie B, sia maschile che femminile. Forse, bisognerebbe facilitare maggiormente le società sul piano dei costi, vista la difficoltà a trovare risorse. Inoltre credo sia utile pianificare un’attività formativa permanente per dirigenti e allenatori sugli aspetti relativi alla programmazione dell’attività, sui modi e sui tempi utili alla sua realizzazione. Organizzerei una campagna informativa per reclutare dirigenti sportivi, ce ne sono sempre meno.

Le risulta un calo d’interesse per il volley da parte dei maschi?
Nell’epoca che viviamo dove i giovani corrono in punta di joystick, un calo di interesse c’è per ogni attività anche sportiva che non sia giocare con il computer o con il telefonino. I giovani di oggi hanno sempre più l’abitudine a confrontarsi con avversari virtuali, nascosti dietro uno schermo, perdendo la soddisfazione di confrontarsi in competizioni vere e alla fine stringere la mano ad un avversario in carne ed ossa. Secondo me bisogna investire molto di più sulla cultura sportiva e incentivare le famiglie a far fare sport ai ragazzi.

Negli anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Direi che con l’introduzione di queste modifiche, la tecnica si è “semplificata” e la fluidità del gioco ne ha guadagnato risultando meno frammentato.

Cosa eventualmente cambierebbe?
Manterrei rigore tecnico sul secondo e terzo tocco di palla e permetterei anche alle squadre a livello regionale di avere due “liberi” intercambiabili senza limiti di età.

L’ASD Pallavolo Staranzano cosa rappresenta per la comunità di Staranzano?
A Staranzano si praticano molte discipline sportive e l’Amministrazione comunale dedica molta attenzione a quella che è la proposta formativa offerta. La Pallavolo Staranzano ha sempre inteso lo sport come fattore di emancipazione dei giovani mediante un’attività positiva che esalti i concetti formativi e partecipativi dello sport.

La crisi economica come condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Come ho già detto, la crisi economica che affligge un po’ tutti in questo periodo, rende ancora più difficile sostenere la realizzazione dei programmi societari. In tempi di ristrettezze finanziarie è sempre più difficile trovare persone o aziende interessate ad intervenire nel sostegno economico delle società sportive. Mentre aumentano ogni anno le spese di gestione degli impianti, dell’abbigliamento piuttosto che per le attrezzature sportive, per non parlare delle quote per il tesseramento degli atleti, l’iscrizione ai vari campionati, le tasse gara, ecc. Spese alle quali non si può rinunciare.

Siete impegnati anche in iniziative benefiche. Di cosa si tratta?
La Pallavolo Staranzano da diversi anni aderisce ad un comitato no-profit locale, il quale promuove l’organizzazione di manifestazioni ed eventi, anche non a carattere sportivo, con l’intento di valorizzare le tradizioni popolari del paese quale momento di aggregazione giovanile. Tra le manifestazioni organizzate, la più importante è la tradizionale “Sagra delle Raze” o il più recente “Carnevale de Raza“. Abbiamo anche organizzato un concerto benefico a favore dell’A.I.A.S. di Monfalcone. Questo nell’assoluta convinzione che anche questo tipo di esperienze possano far crescere.

 
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