Intervista con la SSD Santegidiese

Da oltre 60 anni a Sant’Egidio alla Vibrata, comune in provincia di Teramo con più di novemilaottocento abitanti, gli appassionati di calcio seguono le gesta sportive della SSD Santegidiese.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Leonardo D’Ippolito, amministratore delegato e direttore della comunicazione della società che partecipa al campionato di serie D 2011-2012, girone F.

Battendo ieri 1-0 la Renato Curi Angolana, dopo otto giornate, avete solo 8 punti. E’ emersa qualche difficoltà in queste prime partite e quali sono gli obiettivi stagionali?
Le difficoltà riscontrate in queste prime giornate sono da riscontrare in tante sviste arbitrali che ci hanno costretto, tra ammonizioni ed espulsioni, a non poter mai giocare gli incontri finora disputati con la stessa formazione titolare.
Non bisogna altresì dimenticare che la rosa è stata formata in tempi diversi con giocatori arrivati tardivamente e ancora oggi con una preparazione ridotta e di conseguenza fuori condizione.

Come avete rinforzato la rosa a disposizione del tecnico Gaetano Fontana?
La rosa è formata da solo tre giocatori della vecchia Sant. Gli altri sono o graditi ritorni o nuovi completamente.

Un suo pronostico sulle squadre che lotteranno per la promozione in Lega Pro e su quelle che rischiano di retrocedere.
Il campionato di Serie D, e specialmente questo in cui militiamo e cioè il girone F, è particolarmente difficile. Comunque Teramo ed Ancona sono le favorite, ma non dimentichiamo la Sambenedettese e il Trivento che possono essere le outsider. Per la retrocessione è molto difficile fare pronostici e soprattutto antipatico fare i conti in casa d’altri.

Senza play off promozione il campionato potrebbe “addormentarsi”?
Sicuramente sì. Ho paura che, verso la fine del campionato, molti risultati possano essere figli del torpore di cui sopra!!

Nel movimento calcistico italiano cosa rappresenta il campionato di Serie D?
La serie D è l’anticamera del professionismo e quindi andrebbe aiutata di più. Mi riferisco alla Lega che dovrebbe aiutare economicamente le società per poter tirare avanti in maniera più tranquilla.

Qual è il rapporto tra la società e la comunità locale?
Il rapporto con la gente del posto è buono. Certo dovrebbero contribuire un po’ di più per il semplice fatto che la Santegidiese è un bene di tutti e per questo va salvaguardato.

C’è competizione con le altre società sportive?
Assolutamente no. Ci sono altre formazioni calcistiche che militano in serie inferiori e quando possono, compatibilmente con i loro incontri, vengono a tifare sempre la Sant.

Come giudica la copertura mediatica del vostro campionato e della sua squadra?
Nel nostro girone le cose vanno benino. E’ ovvio che le pagine centrale, le notizie a caratteri cubitali, vengono riservate alle favorite. Comunque qualche volta si occupano pure delle altre. Certo che, i diritti da pagare alla Lega per la trasmissione in differita delle partite ha penalizzato un po’ l’ambiente. Io proporrei alla Lega di accollarsi gli oneri affinché tutte le squadre possano avere gli stessi diritti di cronaca.

La crisi economica condiziona i programmi di una società di calcio di serie D?
La crisi economica condiziona tutto e tutti, ancor di più le squadre di calcio delle serie inferiori per mancanza di visibilità ad alti livelli e perché i giocatori, secondo me, si rifugiano in queste categorie per guadagnare paradossalmente di più di quanto potrebbero guadagnare in Lega Pro.

Siete protagonisti anche di iniziative sociali?
Naturalmente sì. Insieme a Simbiosi Marketing, il Coni e le varie Direzioni Didattiche, andremo nelle varie scuole della zona coinvolgendo gli alunni in un concorso speciale dove i ragazzi stessi saranno protagonisti, prima di tutto assistendo gratuitamente sugli spalti la domenica, e poi a fine anno, una commissione speciale analizzerà e premierà i migliori temi riproposti attraverso i disegni relativi alle partite o alle composizioni descrittive dell’evento calcistico.

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