Gianni Lettieri


Per la ventiquattresima volta nella storia dell’Italia repubblicana, Napoli si presenta al voto per rinnovare il consiglio comunale di Palazzo San Giacomo. Quando mancano poco più di tre settimane all’appuntamento elettorale del 15 e 16 maggio, Comuni-Italiani.it ha intervistato Gianni Lettieri, 54 anni, candidato a sindaco sostenuto da: Liberi con Lettieri, Popolo della Libertà, Giovani in Corsa con Lettieri, Forza del Sud, Noi Sud, Repubblicani, Alleanza di Centro, La Destra, Terzo Polo Libertas, Insieme per Napoli, I Popolari di Italia Domani, Democrazia Cristiana.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Rifiuti e sviluppo in termini di Pil. Queste le due priorità su cui lavoreremo a Palazzo San Giacomo. Il problema dell’immondizia va risolto una volta per tutte e lo si può fare solo creando un ciclo che funzioni davvero per la città: avvieremo la raccolta differenziata in maniera seria e organica in tutta la città. Nel giro di un anno Napoli arriverà al 50% di differenziata. Contemporaneamente serve un impianto di compostaggio ma serve anche far partire la costruzione del termovalorizzatore per Napoli.
Lo sviluppo economico è l’altra priorità: dobbiamo aumentare il pil della città, dobbiamo invogliare i giovani a fare impresa qui e dobbiamo tutelarli sotto tutti i punti di vista.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
E’ da oltre un mese che incontro la città e i giovani della città. Il rapporto diretto con i napoletani è stato fondamentale nella formazione del mio programma: dagli incontri ho assorbito molti dei problemi che dovremo affrontare durante il nostro mandato ma il rapporto diretto con i cittadini proseguirà anche dopo le elezioni. Ogni mercoledì, infatti, il sindaco incontrerà i cittadini a Palazzo San Giacomo per accogliere proteste, idee e proposte.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
Sono un candidato della società civile, un imprenditore. Quindi vado oltre i partiti e guardo a tutta la città che deve essere meno faticosa per i napoletani, più bella per i turisti, più accogliente per le imprese che creano occupazione.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
Il mio programma contiene 72 punti, per ricordare che nella smorfia napoletana questo numero vuol dire “meraviglia”. E infatti Napoli si confermerà straordinaria: nei primi 100 giorni avvieremo il lavoro su tutti i 72 punti, anche attraverso delibere di indirizzo.
Nella mia attività di imprenditore non ho mai perso tempo quando sono arrivato in una nuova azienda e anche al Comune di Napoli saremo operativi dal primo giorno.

Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di governo in merito a questi due aspetti?
Giovani e donne sono al centro del mio programma. Per i giovani ho una lista civica dedicata, “Giovani in corsa” con Lettieri, che comprende tanti ragazzi anche appena maggiorenni che sono da esempio per la voglia e l’entusiasmo con cui si impegnano.
Le donne sono ai primi dieci posti della mia lista civica “Liberi con Lettieri”. Anche in giunta lavorerò per avere almeno il 40% di assessori donna.

Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Cominceremo dagli edifici pubblici che dovranno avere impianti fotovoltaici sui tetti. Poi lavoreremo per una città che abbia un’aria più pulita e cominceremo dall’allargamento della ztl, che va fatta di concerto con i commercianti e i cittadini ma va fatta.

Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
Napoli per la sua conformazione geologica e sismica non è assolutamente adatta per una centrale nucleare.

Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
Napoli è città di accoglienza. Il Comune istituirà degli sportelli dedicati per raccogliere le offerte di lavoro e di affitto di alloggi per gli immigrati. Lavoreremo in stretto contatto con le associazioni presenti sul territorio su politiche di integrazione chiare e incisive.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Dobbiamo impegnarci affinché diventi una opportunità e non un freno per lo sviluppo del Sud. Per il buon funzionamento dei meccanismi legati al federalismo municipale è necessario creare elementi contabili uniformi, senza cui è molto difficile costruire quei meccanismi di governance necessari alla tenuta del sistema. Il Sud, in tal senso, è fortemente penalizzato da alcuni criteri che definiscono la ripartizione delle risorse. Per esempio i nostri giovani devono rappresentare un valore aggiunto e non una caratteristica che va a penalizzare lo sviluppo della nostra area.
E’ dalle regole, dunque, che bisogna partire per consentire a Napoli di poter ricominciare alla pari con gli altri lasciandoci alle spalle le storture degli ultimi decenni. E’ per questo motivo che ho già chiesto una legge Obiettivo che ci assicuri di poter essere realmente responsabili delle nostre azioni future.
In questo modo il federalismo municipale potrà davvero trasformarsi in una grande opportunità e non soltanto in uno strumento che obblighi a una maggiore tassazione.

Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Una Napoli che sia cresciuta di almeno 4-5 punti di pil, che si stia agganciando ai ritmi di crescita del nord Europa, che abbia definitivamente messo alle spalle i problemi dei rifiuti, che abbia la capacità di far rimanere i propri giovani sul territorio e che sia meno faticosa e più sicura per i cittadini.

 
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