Commenti


  1. Una citta’ civile e ben amministrata che vuol crescere e sviluppare attivita’ già ben avviate come il turismo, rafforzerebbe la cura e l’attenzione verso il suo patrimonio, mantenedolo sempre pulito ed in ordine.
    Nel caso di Pompei il patrimonio non dovrebbe riguardare solo gli scavi e il santuario, ma l’intera città,sia centro che periferia.
    Per questo è intollerabile che una città,patrimonio mondiale UNESCO,come Pompei versi in queste condizioni di degrado..Perchè si..di degrado si tratta!Non sono solo un paio di sacchi di immondizia qua e là..
    Forse in Campania abbiamo sempre vissuto vedendo qualche sacchetto buttato dove non si dovrebbe,le strade sporche di carte e cicche sigarette, o qualche materesso sul marciapiede..Dovremmo essere scandalizzati ma forse, ormai, non ci facciamo piu’ tanto caso.
    Anche se ora il problema è “tamponare l’emergenza”, non dobbiamo dimenticare, ne giustificare le inefficienze che hanno portato a tutto questo.


  2. Aggiornamento:

    Si è concluso da poco il programmato incontro in prefettura a Napoli tra i sindaci dei comuni vesuviani e il sottosegretario alla protezione civile Guido Bertolaso, che continuano a confrontarsi sulla problematica discariche rifiuti nel Parco Nazionale del Vesuvio.
    All’incontro di quest’oggi ha partecipato anche una delegazione di imprenditori dell’area vesuviana che, oltre a mettere in evidenza la priorità di garantire elevati livelli di sicurezza ambientale a tutela della salute della comunità, hanno evidenziato la grave crisi che le attività produttive stanno vivendo da mesi causa i miasmi generati dalla discarica rifiuti in cava SARI.

    “Gli imprenditori –spiega il sindaco Gennaro Langella- oltre a mettere al centro dell’attenzione la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, hanno fatto risaltare i gravissimi risvolti sociali che l’emergenza rifiuti sta generando su quest’area. I miasmi provenienti dalla SARI hanno notevolmente rallentato le attività con il concreto rischio di perdere seicento/settecento posti di lavoro, in un’area che di per se vive una drammatica crisi occupazionale”.

    Il sottosegretario Bertolaso, riferisce il sindaco Langella “Si è impegnato, subito dopo aver messo in sicurezza la discarica e riportato condizioni di vivibilità ambientale, a convocare un tavolo con i ministri del turismo e delle attività produttive, oltreché con i rappresentanti di regione, provincia e comuni, per recuperare e rilanciare l’immagine del Vesuvio e per creare nuovi flussi turistici, e al contempo di mettere in campo idonee azioni e soluzioni per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali in una zona sofferente”.

    Sul fronte della seconda discarica in cava Vitiello, i sindaci di Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e Trecase, anche alla riunione odierna hanno ribadito il no netto all’apertura.
    Stamattina, intanto, ha aggiunto il sindaco Gennaro Langella “Sono iniziate le attività dei tecnici della protezione civile che, congiuntamente a quelli nominati dai comuni, previa definizione di un calendario e delle metodologie da seguire, effettueranno una serie di controlli per accertare lo stato di salute della discarica. Risultati che –assicura il primo cittadino- renderemo noti in assoluta trasparenza”.


  3. Aggiornamento al 26 ottobre 2010
    Tutto esaurito per stasera. Le prenotazioni hanno raggiunto il limite massime entro poco tempo dal lancio dell’iniziativa.
    Unica nota stonata è il maltempo che da ieri imperversa sulla città.


  4. ho letto, nelle linee programmatiche c’è tra i progetti il “Campo sportivo Fossa Valle in project financing”, chissà se sono andati avanti.
    Magari potrebbe essere un argomento interessante per un prossimo articolo ;-)


  5. Nelle linee programmatiche dell’amministrazione in carica è previsto il rilancio del vecchio stadio di Fossa Valle (Periferia nord-est di Pompei), come puoi verificare qui (a pag 17): http://www.comune.pompei.na.it/portale/images/Linee_Programmatiche_2009-2014.pdf
    Lo stadio fu realizzato all’inizio degli anni Novanta e mai portato a termine. L’allora Virtus Pompei vi giocò qualche partita e poi fu lasciato nel più totale abbandono. Con l’emergenza rifiuti di qualche anno fa è salito alla ribatla, dal momento che è stato utilizzato cme cdr temporaneo per i rifiuti della città.
    Un servizio di un amico fotoreporter, a gennaio di quest’anno, ha portato alla luce la presenza di amianto e rifiuti tossici. L’articolo, apparso sul Gazzettino Vesuviano, è citato qui: http://www.pompeilab.com/php_template/article.php?cat_id=02&art_id=0241


  6. Ma, se non ricordo male, a Pompei non era in costruzione un nuovo stadio? Che fine ha fatto?


  7. Un’iniziativa molto bella! Come mai è a tempo?
    Sarebbe senz’altro utile farla continuare ben oltre il 2011!