Sulle alture dell’entroterra imperiese, sorge l’antico borgo di Seborga, piccolo paesino che conta 320 abitanti. I primi cenni della sua esistenza risalgono al 954 d.C., quando Guido il Conte di Ventimiglia donò il paese ai Monaci Benedettini del Monastero di Lerins in Francia, che si insediarono subito nel paese abitando il Palazzo, antica abitazione locale.

Col tempo i Monaci si espansero sul territorio incrementando le loro proprietà, grazie alle donazioni di altri nobili, tanto che nel 1677 decisero di aprire una Zecca per poter coniare la propria moneta, il Luigino, da poter esportare in tutta Europa. L’attività della Zecca durò molto poco e nel 1687 venne chiusa e i Monaci furono costretti a vendere il paese.

Oggi visitando il Principato, si ha la sensazione di entrare in un paese diverso dal solito, ricco di arte e di architettura, dove spicca la centralissima Chiesa di San Martino, il Palazzo dei Monaci e l’antica Zecca Seborghina, la fredda e umida prigione che ha visto nei secoli rinchiusi circa 200 condannati. Un viaggio attraverso il tempo ricco di storia ed emozioni.

 
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Commenti (1)


  1. belle foto, bel racconto….grazie!

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