Il 12 maggio si è tenuto un convegno al Palazzo Corrado Alvaro della Provincia di Reggio Calabria organizzato, in occasione degli Stati Generali della Cultura, dall’Associazione Culturale “Due Sicilie”. L’evento si è incentrato sull’intervento del dottor Giuseppe Barbera, archeologo e presidente dell’Associazione Tradizionale Pietas, sul tema: “I Misteri Pitagorici in Calabria. Ha introdotto e concluso il dr. Daniele Zangari.

La splendida filosofia pitagorica, nata in Calabria, è motivo d’orgoglio per questa regione. Lo stesso Goethe scriveva: “quando a Roma pascevano le pecore, a Crotone insegnava Pitagora”. Gli insegnamenti del maestro di Samo, creatore di una fiorente scuola nella città di Crotone, si diffusero in tutto il Mediterraneo. Un pensiero onnisciente che, per mezzo della matematica, spaziava dalla spiritualità, alla pratica religiosa, alle scienze fisiche e matematiche, alla biologia, alla musica, alla politica, alla economia, alla sociologia e, ovviamente, alla filosofia.

L’essere pitagorici consisteva nell’applicazione di uno stile di vita virtuoso fondato su una pratica razionale finalizzata all’evoluzione dell’uomo e della società umana. Nel pieno rispetto delle leggi della Natura, Il Pitagorismo fu il primo fenomeno nazionalistico in Italia (furono i Pitagorici a gettare le basi per la successiva lega italiota), tanto che i Romani crearono il mito di re Numa discepolo di Pitagora per giustificare il loro intento unitario nella penisola italiana.
Il pitagorismo ha permeato il pensiero occidentale (i suoi capisaldi, Platone ed Aristotele, sviluppano le loro dottrine partendo dalle basi pitagoriche) distinguendolo profondamente da quello orientale per il suo razionalismo, ed ancora oggi, l’Occidente razionale si distingue dal mistico Oriente.

L’intervento di Giuseppe Barbera ha descritto sinteticamente il ventennio della storia pitagorica crotoniate ed ha individuato la permanenza di matrici pitagoriche nei nostri tempi: dalla canonica separazione dei suoni in sette note per la creazione della musica, dallo sviluppo delle ideologie politiche sociali e nazionali, all’uso di una matematica cognitiva per lo sviluppo delle scienze esatte.
Ispirarsi al modo della politica pitagorica, fondata sull’incarnazione delle virtù e l’interesse al benessere delle diverse classi sociali, potrebbe essere la soluzione alla crisi contemporanea.

 
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