Sfilata dei Turchi 2015
Venerdì 29 maggio 2015 ha avuto luogo a Potenza la celebre Sfilata dei Turchi, una manifestazione storico-rievocativa in onore del patrono della città, il vescovo San Gerardo la Porta da Piacenza, festeggiato il giorno successivo con una processione pomeridiana, nella quale si è condotta, per le vie del centro storico, la relativa statua che si venera nella Cattedrale.
Per quanto concerne le origini della festa patronale potentina, essa risale, secondo autorevoli studi, al XII secolo, durante il periodo della lotta contro l’affermarsi delle eresie, in particolare contro quella dei Catari. Alcuni di questi ultimi, provenienti dal Piemonte o dalla Francia, si stabilirono nel capoluogo lucano, allora importante centro culturale e strategico, e vi predicarono un mondo senza denaro, né leggi, né differenze sociali, riuscendo perciò a calamitare numerosi consensi da parte delle classi sociali più povere e sottomesse. Il vescovo San Gerardo la Porta da Piacenza fu dunque inviato a Potenza per far fronte all’avanzare dell’eresia catara e riuscì pertanto a riportare la popolazione locale alla fede cristiana. Probabilmente è postuma l’aggiunta Turchi nella festa patronale in onore di San Gerardo la Porta . Secondo la tradizione locale, il santo vescovo, invocando una schiera di angeli guerrieri, aveva prodigiosamente fermato nel XVI secolo l’avanzata dei Turchi che erano intenti ad attaccare la città lucana, dopo essere sbarcati sulla costa del Golfo di Taranto ed aver risalito il fiume Basento.
Il lungo corteo della Sfilata dei Turchi del 2015, ricco di ambientazioni, quadri e figuranti in costumi d’epoca, ha percorso un itinerario di circa 5 km, dallo Stadio Comunale “Alfredo Viviani”, nella parte bassa e moderna della città, alla Cattedrale, nel centro storico. La manifestazione storico-rievocativa, che ha riguardato ben tre periodi della storia potentina (XII secolo, XVI secolo e XIX secolo) ed è regolamentata da un apposito Disciplinare, ha avuto inizio intorno alle ore 19 e si è conclusa in tarda serata.
All’inizio del corteo ha sfilato la Iaccara, un enorme fascio di canne, lungo circa 11 metri, pesante circa una tonnellata e con l’immagine di San Gerardo circondata da ginestre nella parte anteriore. A condurla a spalla hanno provveduto una ventina di portatori, detti “iaccàri” e coordinati dal Capoiaccara. Una figura burlesca era seduta a cavalcioni della Iaccara, apostrofando gli spettatori e spiegando che essa non è di chi la porta, né di chi la guarda, ma di San Gerardo. Alla Iaccara hanno fatto seguito il gruppo della Tarantella ed i “cinti” di San Gerardo, vale a dire delle macchine votive in onore del santo, adorne di fiori e ceri, e tutte differenti tra loro per soggetto rappresentato, forma e dimensioni.
Dopodiché è stata la volta del primo dei tre “ambienti”, quello relativo alla seconda metà del 1800, con il susseguirsi di figuranti in costumi diversi che hanno rappresentato i componenti dei diversi ceti sociali della città lucana accomunati dalla devozione per San Gerardo. Il secondo “ambiente”, relativo alla Potenza del XVI secolo, è stato caratterizzato dalla presenza dei militari latini e turchi, dei membri della famiglia Guevara, allora feudataria della città, della popolazione locale nei costumi del periodo, dei religiosi e degli amministratori, dei giullari dei musici, delle odalische. Il terzo ed ultimo “ambiente”, relativo al XII secolo, ha riguardato la vita di San Gerardo, la sua morte e la sua canonizzazione ed è inoltre consistito nella ricostruzione di una processione medievale, a cui hanno preso parte i Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, il mondo ecclesiastico, i nobili, i popolani ed i musici dell’epoca. Alla fine del corteo ha sfilato, condotta dai rispettivi portatori in costume, una “macchina” a forma di obelisco, con l’immagine di San Gerardo la Porta nella parte bassa del lato anteriore. Quasi al termine del corteo la Iaccara è stata issata in verticale, scalata dal Capoiaccara ed arsa in Piazza Giacomo Matteotti, davanti al Municipio illuminato dalle luminarie. Il lungo corteo si infine concluso, tra la folla festante, davanti alla Cattedrale.
Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti dieci immagini che illustrano:
la Iaccara (foto n. 1);
un “cinto” riproducente l’ottocentesca Edicola di San Gerardo, situata in Piazza Matteotti (foto n. 2);
il corteo di nobili coppie dell’Ottocento (foto n. 3);
una carrozza ottocentesca trainata da un cavallo bianco (foto n. 4);
un cavallo cavalcato da un militare turco del XVI secolo (foto n. 5);
un altro militare turco mentre conduce una bandiera verde (foto n. 6);
un dignitario turco a bordo della propria carrozza (foto n. 7);
l’imbarcazione a vela di San Gerardo, trainata da Turchi (foto n.8);
il labaro ed i componenti della Militia Sancti Gerardi (foto n. 9);
i portatori di San Gerardo mentre conducono a spalla la “macchina” a forma di obelisco con l’immagine del Patrono di Potenza (foto n. 10).
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