A Deliceto, comune dei Monti Dauni meridionali, per tutta la mattinata del 7 maggio 2015, si è svolto il tradizionale Pellegrinaggio al Convento della Consolazione con i quattro Santi Protettori: San Giacomo apostolo, San Mattia apostolo, il Beato Benvenuto da Gubbio e la Madonna dell’Olmitello.

Tale pellegrinaggio, autentica testimonianza di fede e tradizione del popolo delicetano, conclude ogni anno in questa data la festa dei Santi Protettori del paese dauno. I festeggiamenti iniziano il 5 maggio, dedicato al Beato Benvenuto da Gubbio, le cui reliquie giunsero a Deliceto in questo giorno dall’antica città di Corneto (oggi ricadente nel territorio di Ascoli Satriano), dopo che fu distrutta nel 1268 per volere di Carlo d’Angiò. A Corneto si trovava un convento francescano in cui il frate minore eugubino, già nobile cavaliere, visse per alcuni anni, operando in favore dei malati ed in obbedienza, e vi morì il 27 giugno 1232.

Il giorno seguente della festa patronale delicetana, 6 maggio, è dedicato alla Madonna dell’Olmitello, in ricordo della sua apparizione su un olmo ad un contadino del posto o del ritrovamento della rispettiva statua tra i rami dello stesso albero che secondo la tradizione locale, riportata dal Bracca nel 1903, avvenne in epoca imprecisata presso il luogo dove fu edificata l’omonima cappella in suo onore, ai piedi del Monte Forlaro, la quale dista circa 5 km da Deliceto e meno di uno dal Convento di Maria SS. della Consolazione, e si trova lungo la strada che ad esso conduce.

Il pellegrinaggio del 7 maggio 2015 ha avuto inizio, come di consueto, alle ore 7 del mattino, con l’uscita in processione, dalla Chiesa Madre del SS. Salvatore, dei busti reliquiari, lignei e policromi, di San Giacomo apostolo, di San Mattia apostolo e del Beato Benvenuto da Gubbio, agghindato da una corona di spighe di grano offerte dai devoti, nonché della statua lignea della Madonna dell’Olmitello (XV-XVI sec.), vestita di bianco con damaschi d’oro. I tre busti reliquiari barocchi sono normalmente conservati sugli armadi della sacrestia della Chiesa Madre, mentre la statua della Madonna dell’Olmitello troneggia sul rispettivo altare che fiancheggia a destra la cappella con l’altare maggiore ed il coro retrostante.

Il pellegrinaggio, svoltosi in una bella mattinata di sole, ha visto la partecipazione di numerose persone di tutte le età che hanno intonato preghiere e diversi canti popolari in onore della Madonna dell’Olmitello e degli altri Santi Protettori. All’uscita da Deliceto il corteo è stato salutato dal suono delle campane a festa delle chiese e dallo sparo dei mortaretti. Il territorio interessato dall’itinerario è stato suggestivamente dominato dal verde intenso della campagna, punteggiata da fiori spontanei e multicolori, tra cui le ginestre e le rose canine. Il busto reliquiario di San Giacomo apostolo è stato condotto a spalla da quattro giovani donne, quello di San Mattia apostolo da quattro uomini adulti, quello del Beato Benvenuto da Gubbio da due uomini e due donne, e la statua della Madonna dell’Olmitello da quattro donne adulte.

Il primo luogo di culto incontrato dai pellegrini lungo il percorso, appena lasciato il paese, è stata la Cappella di San Gerardo Maiella, il quale visse la sua esperienza religiosa di redentorista al Convento di Maria SS. della Consolazione dal 1749 al 1754. Poco dopo le ore 9, il corteo, con i pellegrini ha raggiunto la Cappella della Madonna dell’Olmitello, dinanzi alla quale sono stati deposti i simulacri dei quattro Santi Protettori ed è stata celebrata una Santa Messa. Al suo termine, i pellegrini sono ripartiti, con le sculture sacre, alla volta del Convento di Maria SS. della Consolazione e, dopo averlo raggiunto, hanno preso parte ad un’ulteriore Celebrazione Eucaristica, tenutasi intorno alle ore 11. Infine i pellegrini hanno intrapreso il cammino inverso alla volta di Deliceto dove, verso le ore 14, all’altezza della Fontana di Mariamalia, sono stati accolti non solo dal suono delle campane a festa delle chiese e dallo sparo di mortaretti, ma anche e soprattutto dalle Confraternite e dai fedeli rimasti in paese, i quali li hanno riaccompagnati verso la Chiesa Madre del SS. Salvatore ed hanno condiviso tutti insieme il momento della benedizione conclusiva.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti sei immagini ritraenti:
i pellegrini di Deliceto mentre hanno appena lasciato il loro paese, conducendo con sé i simulacri dei quattro Santi Protettori, vale a dire i busti reliquiari di San Giacomo apostolo, di San Mattia apostolo, del Beato Benvenuto da Gubbio e la statua della Madonna dell’Olmitello (foto n. 1);
i busti reliquiari lignei e policromi di San Giacomo apostolo e, a seguire, di San Mattia apostolo, mentre vengono condotti a spalla durante il pellegrinaggio (foto n. 2);
il busto reliquiario ligneo e policromo del Beato Benvenuto da Gubbio, nel corso del suo cammino verso la Cappella dell’Olmitello ed il Convento della Consolazione (foto n. 3);
la statua della Madonna dell’Olmitello, che ha sfilato dietro ai tre busti reliquiari degli altri Santi Protettori (foto n. 4);
un momento della Santa Messa celebrata davanti alla Cappella della Madonna dell’Olmitello subito dopo l’arrivo dei pellegrini delicetani (foto n. 5);
il Convento della Consolazione, meta finale del pellegrinaggio (foto n. 6).

 
© Riproduzione Riservata
 
 
 

Nessun commento

Lascia un Commento