La Festa della Beata Giovanna compie il suo 701º anno. Una tradizione in cui gli abitanti di Signa credono fermamente; essa è una santa che ha fatto molti miracoli e, a lei, i signesi si rivolgono.
Vi sono racconti e qualche testimonianza che attribuiscono a questa santa dei miracoli estremi.
Giovanna non era altro che una pastorella, alla quale apparve la Madonna; essa decise di ritirarsi in un eremo sotto la zona del castello di Signa in località Le Coste, oggi non più esistente; adesso vi si trova la chiesa del Beatino.
Tra i tanti miracoli attribuiti alla santa di Signa, anche la resurrezione di un bambino. La storia narra che una balia lascio cadere involontariamente il bebè che accudiva e questo morì; in preda al panico, la balia mise il bambino su un ciuchino e la portò da Giovanna che, miracolosamente, lo riportò in vita.
Adesso i signesi (ma non solo) si rivolgono a lei durante i periodi di bisogno.
Nel giorno della sua festa vi è un via vai di fedeli che si fermano nella pieve di San Giovanni, accendono una candela votiva e pregano davanti all’urna.

Le foto del reportage:
Da foto 1 a foto 4 – urna della Beata Giovanna e le candele poste ai piedi dell’urna;
Da foto 5 a foto 8 – la compagnia della Beata Giovanna;
Foto 9 e foto 10 – benedizione da parte del parroco alla cittadinanza; nella foto 9 appare anche il sindaco Alberto Cristianini.

 
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