Processione di Gesù Morto Redentore

Una rievocazione storica che coinvolge tutto il comitato di Comeana, interessante borgo del comune di Carmignano; una processione che intinge da antiche tradizioni (si pensa intorno al 1500) e che viene riproposta ogni 4 anni.
Coinvolge 500 figuranti e, tutte le volte, fa il pienone di spettatori.
Una processione realizzata in maniera impeccabile, vissuta in ogni parte, che percorre 6 chilometri in 3 ore di spettacolo.
Tutto è ricreato nei minimi dettagli; abiti, personaggi, palcoscenico dell’inquisizione, etc.
Uno spettacolo che coinvolge cittadini del paese, ma che richiama anche persone da fuori; pensate che quest’anno ho scoperto un figurante di Vicchio!
Tre sono i passaggi nel fulcro principale del paese, ossia Piazza Cesare Battisti, ove si racconta tutta la vicenda che portò alla crocifissione di Cristo.
Dialoghi vissuti, sofferti e trainanti, accompagnano lo spettatore nel suo viaggio attraverso la storia che mutò il mondo.
Gesù, poi, è veramente da elogiare, anche se gli altri attori, non sono certo da meno.
I costumi sono bellissimi e cuciti a mano; ogni personaggio porta con se un piccolo dettaglio, a volte una spiga di grano oppure una caraffa, che lo rende importante durante il suo passaggio.
Cavalli, bighe, esercito, il clero e le autorità carmignanesi, impreziosiscono questo magnifico quadro.
Chiude il carro con la statua di Gesù e della Madonna.
La scena più spettacolare, sotto il piano d’effetti, viene svolta nel campo sportivo del paese, dove tre croci vengono issate; fumo colorato, fumo bianco e rumori, raccontano la crocifissione; un momento di altissimo pathos, che rimarrà a lungo nelle menti dei visitatori.

Le foto de reportage:
Foto 1 – l’ingresso di Gesù dopo la cattura;
Foto 2 – atto finale prima di essere portato nella zona della crocifissione;
Da foto 3 a Foto 9 – momenti della processione;
Foto 10 – la chiesa di San Michele Arcangelo e la compagnia del Santissimo Sacramento illuminati.