Organizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim e dall’Opificio delle Pietre Dure, la mostra celebra uno dei capolavori del museo e un’icona dell’arte del XX secolo: “Alchimia” di Jackson Pollock.
Dopo oltre un’anno di assenza e dopo essere stata oggetto di un importante progetto di studio e conservazione nel laboratorio di restauro dell’Opificio di Firenze, l’opera ritorna a Venezia.

Ultimato l’intervento di pulitura si sono ritrovati i colori e lo spazio tridimensionale e la mostra guida i visitatori per una straordinaria nuova riscoperta dell’opera, anche attraverso un allestimento multimediale basato su dati scientifici, con spiegazioni e interpretazioni della tecnica esecutiva e seguendone il corso ci sembra di essere trasportati all’interno del dipinto. Per dipingere Alchimia Pollock ha usato la sua famosa tecnica del dripping che consiste in schizzi e getti di colore lasciati cadere su tele distese per terra per mezzo di vari utensili, al contempo spreme anche interi tubetti di colori a olio direttamente sulle tele.

Alla mostra sono presentati i barattoli di materiali pittorici e utensili impiegati per la realizzazione del dripping, provenienti dallo studio di Pollock a Spring Long Island. Lo studio può essere osservato nelle fotografie di Herbert Matter, che ritraggono l’artista al lavoro proprio su “Alchimia”.

Al Peggy Guggenheim di Venezia sono inoltre permanentemente esposte opere dei più famosi pittori del XIX e XX secolo che meritano senz’altro una visita.

Immagini del fotoreportage:
Foto 1 – “Alchimia”;
foto 2 – visitatori;
foto 3,4 – percorso multimediale;
foto 5 – Pollock al lavoro su “Alchimia”;
foto 6 – barattoli usati dall’artista;
foto 7 – Modigliani;
foto 8 – De Chirico;
foto 9 – Picasso;
Foto 10 – Dalì… e tantissimi altri.

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (4)


  1. Fresco di stampa… :wink: Che meraviglia, Maury!


  2. Una composizione davvero particolare, questa interpretata dal Pollock: è, a mio parere, un astratto piacevole da vedere, con la sua varietà di colori e di materiale adoperato.
    Bravo Maurizio, per avermi portata virtualmente al prestigioso Guggenheim.


  3. Grazie Vi,

    graditissimi il tuo primo commento.
    La “meraviglia” è che non ti aspetti di vedere opere di artisti di fama mondiale e unici nel loro genere.

    Un saluto

    M.


  4. Kris,

    “particolare” è il tuo commento.
    Già il Guggenheim è veramente un museo di opere d’arte PRESTIGIOSO

    Un saluto dal Lago

    Maurizio

Lascia un Commento