L’itinerario etrusco-romano
Vi consiglio un itinerario che fu via di attraversamento dell’appennino tra la città di Camars e Adria; questa via fu prima battuta dagli etruschi, per poi essere “conquistata” dai romani.
La partenza è dalla pista ciclabile dopo l’abitato di Canneto nel comune di Prato; prima del ponte sul Rio Buti, prendiamo il sentiero a destra, entrando nel comune di Vaiano.
Dopo pochi metri, svoltiamo a sinistra, oltrepassando un ponte di epoca romana.
Lo stretto sentiero a destra porta alle Cascate del Rio Buti, molto belle nelle stagioni invernali, dopo un’abbondante pioggia.
Il sentiero sale fino ad una specie di scollinamento; voltando a sinistra entriamo nel borgo medioevale di San Leonardo in Collina, un paesello arroccato su una collina, in stato di risistemazione; qui vi è anche una chiesa in stile romanico, anch’essa da “ricostruire”.
Risalendo a ritroso, torniamo sul precedente sentiero che, girando a sinistra, diventa una stradina asfaltata e facile da percorrere.
Molto interessanti sono i paesaggi che da qui si possono osservare, come una splendida veduta sulla città di Prato e su buona parte della Val di Bisenzio.
La strada porta al cimitero di Faltugnano, un altro villaggio di epoca medioevale.
L’edificio di maggior interesse del paese è, senza dubbio, la Pieve di San Giusto e Clemente; purtroppo si possono ammirare solo le forme esterne ed interne, mentre i maggiori capolavori sono ubicati nel Museo della Badia a Vaiano. Il borgo offre anche due splendide ville, situate lungo una stretta viuzza poco prima della pieve; esse sono Villa Ricci, con torretta, e l’antistante Villa Organi.
Continuando la via asfaltata, ci accorgiamo di tagliare le sovrastanti montagne. Per chi avesse voglia e fiato, a circa metà strada tra Faltugnano ed il bivio per La Briglia, incontriamo un sentiero piuttosto ambio che sale (a destra); esso conduce ad altri tre interessanti plessi medioevali (Villa Il Castagnolo, Le casacce e Parmigno).
Ritornando sulla strada asfaltata e percorrendola senza svoltare a sinistra, arriviamo a Fabio, ove rimetterà anche l’altro sentiero, per chi volesse allungare.
Il primo edificio che noteremo è la Chiesa di San Martino che custodisce una bellissima pala d’altare di Paolo degli organi (Madonna con Amorini e Santi).
Il sentiero che prosegue è la via etrusca, poi divenuta romana, che possiamo constatare in diversi punti grazie a dei sassi nel sentiero che riconosceremo; il primo edificio che incontriamo e l’Agriturismo Il Ponticello, di fronte, invece la bellissima Villa Cipriani.
Proseguendo il tragitto, ci addentreremo nel bosco, da dove sarà possibile, a sprazzi, ammirare delle antenne; in quei pressi vi è il rudere di uno dei innumerevoli castelli della valle.
Durante il cammino ci imbatteremo in un ponte romano adiacente al Mulino di Savignano, poco dopo, troveremo il ponte romano sul Rio La Nosa, tutti e due estremamente belli.
Al termine del sentiero, svoltando a destra, si può ammirare la Chiesa dei Santi Andrea e Donato; anch’essa ha una bellissima pala oltre ad un pulpito in legno.
Proseguendo, terminiamo il nostro cammino, girando in una stradina a destra, che ospita Villa Buonamici (sulla sinistra) e la Casa Natale di Lorenzo Bartolini, illustre scultore e pittore, noto in tutto il mondo.
Le foto del reportage:
Foto 1 – Ponte romano sul Rio Buti;
Foto 2 – San Leonardo in Collina;
Foto 3 – Pieve di san Giusto e Clemente a Faltugnano;
Foto 4 – chiesa di San Martino a Fabio;
Foto 5 – Villa Organi;
Foto 6 – strada etrusco – romana;
Foto 7 – ponte romano al Mulino di Savignano;
Foto 8 – ponte romano sul Rio La Nosa;
Foto 9 – chiesa dei Santi Andrea e Donato a Savignano;
Foto 10 – casa natale di Lorenzo Bartolini.
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