Festa di “San Giuann u’ jacc”
A Celenza Valfortore, piccolo comune dei Monti Dauni settentrionali confinante ad...
Lo scorso 24 giugno 2014 Celenza Valfortore, piccolo comune dei Monti Dauni settentrionali che si erge in amena posizione ampiamente panoramica sull’omonima valle tra Puglia e Molise nel tratto occupato dal Lago di Occhito, ha festeggiato il proprio patrono, San Giovanni Battista, nel giorno della sua Natività da San Zaccaria e Santa Elisabetta.
Dal punto di vista religioso e tradizionale, l’evento più significativo ed atteso dalla popolazione locale, e dai concittadini emigrati e ritornati per l’occasione, è stato quello della processione del busto ligneo settecentesco del santo, di Scuola Napoletana, che ha avuto inizio intorno alle ore 18 partendo dalla cinquecentesca Chiesa Madre di Santa Croce, situata nel cuore del centro storico, in Piazza Umberto I.
Normalmente custodito sul rispettivo altare di questa chiesa, il busto ritrae San Giovanni Battista a torso parzialmente nudo mentre indossa un abito tessuto di peli di cammello con sovrastante mantello rosso, entrambi finemente scolpiti nel legno e ricoperti da dorature, che gli ricoprono la spalla sinistra, alla quale è anche appesa a tracolla una fascia dorata di raffinata fattura, con seta rossa, al centro della quale pende un medaglione ovale lavorato a sbalzo e ritraente il santo stesso. Con notevole espressività del suo volto, il santo profeta e martire indica il Cielo con la mano destra, dotata anche di un mazzo d’argento di fiori, facendo riflettere gli osservatori sulla venuta di Cristo, e con l’altra sorregge, al di sopra dell’Agnus Dei ed insieme a spighe dorate, un bastone d’argento terminante con una croce e provvisto di un cartiglio recante la scritta in latino “Ecce Agnus Dei qui tolit peccato mundi” (traduz.: “Ecco l’agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”). In occasione della novena e dei festeggiamenti, il prezioso busto del Santo Patrono di Celenza Valfortore è stato esposto alla venerazione dei fedeli su un apposito trono collocato a destra dell’altare maggiore della chiesa matrice. Il sottostante e barocco basamento di legno, intagliato e dorato, è stato per l’occasione dotato di un reliquiario d’argento, contenente alcune sue reliquie, al centro della suo lato anteriore e, ai quattro angoli, di altrettanti mazzi di spighe di grano maturo frammiste a garofani di colore bianco, (simboleggiante il Cristo Risorto, la fede e la purezza) e rosso (simboleggiante il martirio subito dal santo).
Durante la processione, animata dai canti popolari e dalle preghiere dei fedeli diretti dal parroco don Antonio Valentino e dai brani musicali eseguiti dal complesso bandistico di Noicattaro, il busto di San Giovanni Battista, munito del relativo reliquiario, è stato condotto a spalla dai rispettivi portatori in giacca e pantaloni grigi o neri e con fascia giallo-rosa ricamata a rombi e ritraente il santo stesso. Costoro sono stati preceduti durante il cammino da sei giovani chierichetti che sorreggevano altrettanti artistici lampioni, dal clero locale, dai fedeli ordinati in due file laterali, dai ragazzi delle prime comunioni con la croce che ha aperto il corteo. Dietro al simulacro del santo patrono hanno sfilato: il baldacchino riproducente la medesima immagine dello stesso; il gonfalone del Comune di Celenza Valfortore fiancheggiato dalla bandiera dell’Unione Europea e dai due Tricolori, rispettivamente dello stesso Comune e dell’associazione dei Coltivatori Diretti; le autorità locali col sindaco Massimo Venditti; la già menzionata banda musicale ed il resto dei fedeli.
Dopo aver percorso le principali vie della parte nuova del paese dauno, nella centralissima e vasta Piazza Alessandro Malice, generale e medico, popolarmente detta “Basc u Chian” (traduz.: “in basso al piano”) e dotata per la festa patronale di luminarie ad arco, la processione San Giovanni Battista ha sostato per prendere parte allo spettacolo offerto dall’accensione di una batteria pirotecnica in suo onore. Dopodiché il cammino della processione ha nuovamente interessato le principali vie del centro storico fino a raggiungere la Chiesa Madre di Santa Croce dove, dopo il rientro del simulacro del santo patrono, è stata celebrata la Santa Messa. Nell’antistante cassa armonica il suddetto complesso bandistico di Noicattaro ha tenuto i suoi concerti, nei giorni dei festeggiamenti.
Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti otto immagini che ritraggono:
- la partenza della processione del busto di San Giovanni Battista dalla Chiesa Madre di Santa Croce (foto n. 1);
- il suo passaggio in Via Carlo Rossi (foto n. 2);
- i sacerdoti locali mentre precedono il simulacro del santo patrono (foto n. 3);
- l’avanzamento della processione in Viale Regina Margherita (foto n. 4);
- il gonfalone del Comune di Celenza Valfortore, affiancato dalla bandiera dell’Unione Europea e dai Tricolori del medesimo comune e dei Coltivatori Diretti, mentre precedono le autorità locali ed inseguono il Santo Patrono (foto n. 5);
- il busto ligneo di San Giovanni Battista adorno di mazzi di spighe e garofani bianchi e rossi ai quattro angoli del basamento, provvisto del relativo reliquiario (foto n. 6);
- l’accensione della batteria pirotecnica in Piazza Alessandro Malice, dopo l’arrivo e la sosta della processione (foto nn. 7-8);
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24 maggio 2016 20:20 / Commenta
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