A Motta Montecorvino, piccolo comune dei Monti Dauni settentrionali, nei giorni 5 e 6 maggio 2014 hanno avuto luogo, come da consolidata tradizione, i festeggiamenti in onore di Maria SS. dell’Arco e del patrono San Giovanni Battista.

Il giorno 5 ha avuto il suo evento più significativo ed atteso nella processione della lignea e policroma statua della Madonna dell’Arco, arricchita da ex voto, che è partita dalla rispettiva chiesa intorno alle ore 19, al termine della santa messa ivi celebrata dal parroco don Sergio Di Ruberto. All’indomani (6 maggio) i mottesi hanno onorato il proprio patrono, San Giovanni Battista, con una processione mattutina del suo simulacro ligneo e policromo, adorno di ex voto e spighe di grano maturo. Iniziata alle ore 9 davanti alla rispettiva chiesa, tale processione, dopo aver percorso le vie principali del paese, è continuata con un pellegrinaggio devozionale alla Cappella intitolata al Santo Patrono, situata sul Monte Sambuco. Tale pellegrinaggio viene ogni anno effettuato in questa data per ringraziare San Giovanni Battista della pioggia miracolosa caduta il 6 maggio 1901, la quale pose fine ad un lungo periodo di carenza idrica che aveva compromesso i raccolti e l’economia del paese ad essi correlata.

Entrambe le processioni sono state caratterizzate dalla presenza di cinque verghe che hanno preceduto le statue sacre nel loro cammino lungo l’itinerario stabilito. Si tratta di tronchi precedentemente privati dei rami, scorticati ed essiccati, che per l’occasione sono stati avvolti da fasce bianche a cui sono stati legati dei fazzoletti multicolori e dai disegni più disparati. L’estremità di ciascuna verga è stata adornata da fiori prodotti artigianalmente ed arricchiti da nastri colorati. Lungo il cammino delle due processioni ha sfilato per prima la verga di minori dimensioni, che è stata portata dai ragazzi, e poi, ordinate in due coppie, le altre quattro più grandi che invece sono state sostenute dagli adulti. Lungo le strade più strette le cinque verghe sono state condotte orizzontalmente per comodità e sicurezza, mentre nel percorrere quelle più larghe e nel pellegrinaggio verso il Monte Sambuco esse hanno sfilato verticalmente, indicando da lontano il cammino di ciascuna delle due processioni. All’inizio ed al termine della processioni, sia della Madonna dell’Arco sia di San Giovanni Battista, nonché durante le soste significative lungo il percorso, le verghe sono state disposte in modo tale da incrociarsi in alto, al di sopra di ciascuna statua, per formare idealmente una tenda riccamente adornata.

Notevole e molto sentita è stata la partecipazione dei fedeli mottesi e dei comuni vicini alle due processioni, alle quali hanno anche preso parte le autorità locali, mentre gli accompagnamenti musicali sono stati curati dalla banda musicale di Gambatesa (CB).

Al pellegrinaggio del 6 maggio 2014, alla volta della Cappella di San Giovanni Battista sul Monte Sambuco, hanno preso parte ben nove carri che sono partiti da Via Nazionale. Di questi il primo carro, sormontato da una croce, è stato trascinato da una motozappa. Gli altri otto, trainati ognuno da un trattore, sono stati caratterizzati da differenti rappresentazioni sceniche, sapientemente curate nei dettagli, alcune delle quali sono state animate da figuranti in costume. Le otto scene di ciascun carro hanno avuto rispettivamente per tema:
- la Beata Madre Teresa di Calcutta mentre assiste un povero;
- il profeta Mosè durante il passaggio del Mar Rosso;
- Santa Lucia;
- il Pane di Vita, con una bambina vestita di bianco e seduta con un cesto di pani davanti al trattore ed una Croce rivestita da panini e conficcata su un prato erboso e roccioso, sistemato sul carro;
- “Camminiamo con coraggio”, con cinque figuranti nelle vesti rappresentative di altrettante grandi religioni (Cristianesimo, Ebraismo, Islam, Induismo, Buddismo);
- San Giovanni Battista, ritratto in un sole, con San Giovanni Paolo II, San Pio da Pietrelcina e San Giovanni XXIII, raffigurati invece ognuno all’interno di una stella;
- la scena dell’Ecce Homo, con Gesù davanti a Ponzio Pilato;
- la Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.

Nella centralissima Piazza Aldo Moro, su cui prospetta la Chiesa della Madonna dell’Arco, la statua di San Giovanni Battista è stata collocata, al termine della processione in paese e prima del pellegrinaggio verso il Monte Sambuco, su uno scenografico carro decorato con chicchi di grano. Sul piano del carro ha fatto bella mostra di sé un’ancora appoggiata al secondo dei tre gradoni digradanti della postazione della statua, a sua volta spalleggiata da un enorme cuore di fiori rossi e da una croce traforata e lavorata ad intreccio. A trainare questo carro ha provveduto un trattore adorno, nella sua parte anteriore da un vaso di fiori interamente realizzato col frumento. Accompagnato dalle cinque verghe, il carro con la statua del Santo Patrono ha seguito gli altri nove lungo la strada per il Monte Sambuco, sormontato dalle antenne del Centro trasmittente, una delle principali postazioni della RAI che è protetta militarmente.

Una volta raggiunta la Cappella di San Giovanni Battista sul medesimo monte, è stata lì celebrata la santa messa in onore del Santo Patrono da parte del medesimo parroco ed i pellegrini hanno poi potuto consumare i propri pasti e festeggiare allegramente insieme, con la complicità del bel tempo.

Nel pomeriggio i pellegrini ed i carri addobbati, tra cui quello con la statua di San Giovanni Battista, hanno fatto rientro a Motta Montecorvino. In serata il concerto della Cover Band dei Beatles, tenutosi in Piazza Aldo Moro intorno alle ore 21, ed i fuochi pirotecnici di mezzanotte hanno concluso i festeggiamenti.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti dieci immagini aventi per oggetto:
- l’uscita, per la processione, del simulacro di Maria SS. dell’Arco dalla rispettiva chiesa, tra le verghe rivestite da fazzoletti multicolori (foto n. 1);
- le verghe mentre sfilano in processione in Via Nazionale, precedendo la statua della Madonna dell’Arco (foto n. 2);
- la medesima statua durante la processione, mentre è preceduta dal parroco don Sergio Di Ruberto ed è seguita dal gonfalone del Comune di Motta Montecorvino (foto n. 3);
- il momento terminale della processione di Maria SS. dell’Arco dinanzi alla rispettiva chiesa, con la relativa statua sormontata dalle verghe incrociate in alto a mo’ di tenda, durante il discorso di preghiera del parroco (foto n. 4);
- la statua di San Giovanni Battista subito dopo l’uscita dalla rispettiva chiesa e prima della partenza della relativa processione (foto n. 5);
- la medesima statua in Via Giovanni da Montecorvino, mentre, durante una sosta, è preceduta dal parroco ed è sormontata dalle verghe incrociate per formare una tenda ideale (foto n. 6);
- un momento della processione del Santo Patrono per le vie del centro storico mottese (foto n. 7);
- la statua di San Giovanni Battista mentre viene collocata sul rispettivo carro prima della sua partenza in pellegrinaggio verso l’omonima cappella sul Monte Sambuco (foto n. 8);
- uno dei carri addobbati in occasione del pellegrinaggio devozionale in onore del Santo Patrono, che è raffigurato in un sole insieme a San Giovanni Paolo II, San Pio da Pietrelcina e San Giovanni XXIII che invece sono ritratti ognuno all’interno di una stella (foto n. 9);
- i pellegrini del luogo e dei dintorni, con alcuni carri, mentre si incamminano insieme verso il Monte Sambuco, visibile in alto a destra (foto n. 10).

 
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