Investitura Cavalieri Santo Sepolcro di Gerusalemme
Venerdì 7 giugno 2013 la Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica, presieduta da S. E. dott. prof. avv. Giovanni Napolitano, ha dato il via alla solenne cerimonia di investitura. Nella Concattedrale Santa Maria della Visitazione di Cava de’ Tirreni, venerdì, durante la suggestiva veglia delle armi e di preghiera, presieduta dall’arcivescovo di Amalfi e Cava de’ Tirreni, mons. Orazio Soricelli, i neo trentuno Cavalieri, due Dame e due Ecclesiastici investendi hanno prestato giuramento di solenne servizio e carità verso la Chiesa e la Terra Santa.
Il pomeriggio di sabato 8 giugno, quando gli Sbandieratori Cavensi avevano terminato la loro spettacolare performance, i Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme si sono affacciati sul Corso delle Repubbliche Marinare per proseguire su Viale delle Regioni e poi in Piazza Duomo. E’ stato molto suggestivo partecipare, seppur da spettatori occasionali, ad un momento così importante come quello dell’investitura. Nella Cattedrale di Sant’Andrea ad Amalfi, Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Edwin F. O’Brien, Gran Maestro dell’Ordine, durante la cerimonia di investitura dei Cavalieri e Dame, presiedeva la Liturgia Eucaristica, alla quale compartecipavano S.E. Vescovo Emerito di Nocera e Sarno Gioacchino Illiano e di S.E. Arcivescovo di Amalfi e Cava Orazio Soricelli. Anche il Presidente dell’Associazione MusicArte Prof. Michele Vuocolo è stato investito del titolo di Cavaliere.
L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e l’Ordine dei Cavalieri di Malta sono i due Ordini riconosciuti dalla Repubblica Italiana e dalla Santa Sede. Il primo è un Ordine cavalleresco e cattolico che risale al 1099 che riceve dal Papa il compito di assistere la Chiesa in Terra Santa. L’investitura è atto essenziale per l’ammissione all’Ordine.
L’evento è stato impreziosito dalla partecipazione dell’ente educativo culturale Sbandieratori Cavensi, così denominato dal 1986 in omaggio al nome dato nel Rinascimento ai cittadini di Cava dei Tirreni. I costumi e le bandiere, di foggia rinascimentale, riproducono gli stemmi delle famiglie e dei vari casali del Quattrocento e dei maggiori personaggi della Città della Cava durante il periodo aragonese, così come da ricerche araldiche dello storico cavese Salvatore Milano.
L’abilità e la bravura degli Sbandieratori Cavensi ha attirato l’attenzione di tutti gli spettatori che si trovavano in piazza Duomo, molti dei quali erano lì accorsi al suono dei tamburi e delle trombe quando dal Corso delle Repubbliche Marinare di Amalfi è cominciata la sfilata. La “location” – la scalinata del Duomo – era particolare e l’atmosfera creata dagli sbandieratori cavensi che afferravano con perizia le colorate bandiere lanciate in alto, anche correndo, accompagnati dal suono di tamburi e trombe, era molto affascinate e dava l’impressione di essere tornati indietro nel tempo. Una festa nella festa, voluta da Amalfi e Cava per celebrare i cinquecento anni della Istituzione della Diocesi di Cava de’ Tirreni.
-
Diana Cocco:
grazie Carmelo, è stata una vera fortuna trovarmi lì in quel momento - dire em...
-
bagli:
Bello Diana, io ho assistito all'investitura di mio Zio, Gran maestro dell'ordin...
Commenti (2)
bagli scrive:
Bello Diana, io ho assistito all’investitura di mio Zio, Gran maestro dell’ordine.Tu sei dama?
Diana Cocco (Senior) scrive:
grazie Carmelo, è stata una vera fortuna trovarmi lì in quel momento – dire emozionante è dire poco – adoro la costiera amalfitana e appena posso ci torno (è stata meta insieme a Napoli del mio viaggio di nozze e direi che mi ha portato fortuna). No, non sono “Dama” ma ci sto pensando … carità e Terra santa mi attirano