Il 30 aprile a San Martino in Pensilis, nel Basso Molise, costituisce un giorno attesissimo ed animatissimo in quanto si svolge la storica e plurisecolare corsa dei carri trainati da buoi, denominata Carrese, che si contendono il Palio di San Leo, patrono del paese a due giorni di distanza dalla sua solennità che è il 2 maggio. Questo evento ha da sempre attratto ed appassionato i sammartinesi sia rimasti sia emigrati nonché i turisti ed i curiosi provenienti dai comuni vicini e non.

Secondo la tradizione, le origini della Carrese risalgono alla prodigiosa traslazione a San Martino in Pensilis del corpo di San Leo avvenuta a bordo di un carro trainato da buoi dove fu sistemato dai Conti capeggiati da Roberto di Bassavilla, conte di Loretello. Costoro, tra il 1154 ed il 1182, mentre erano impegnati in una battuta di caccia, avevano ritrovato i resti mortali del santo sotto un altare del Monastero di San Felice, caduto in rovina per i terremoti e le invasioni barbariche e situato presso l’antica città di Cliternia. In questo punto i loro cavalli erano rimasti in ginocchio senza volersi più muovere. In un primo momento i feudatari si contesero il possesso delle spoglie di San Leo, ma poi si rimisero alla decisione del vescovo di Larino e le caricarono su un carro trainato da buoi i quali scelsero liberamente di fermarsi proprio a San Martino in Pensilis. Tutto ciò fu interpretato come una volontà di San Leo, da rispettare assolutamente. Nel Monastero di San Felice, più di un secolo prima del rinvenimento delle sue spoglie, San Leo aveva vissuto da monaco benedettino ed era divenuto famoso per le sue prediche e le sue guarigioni miracolose. Nello stesso edificio religioso vi morì il 2 maggio, intorno all’anno mille.

Una volta giunto a San Martino in Pensilis il corpo di San Leo fu dapprima tumulato nella Chiesa di S. Maria e, quando divenne pericolante, nel 1728 fu traslato nella Chiesa Madre di San Pietro apostolo dove si conserva tuttora presso il relativo altare che custodisce anche una sua statua. Nella medesima chiesa è anche custodito il prezioso busto d’argento di San Leo. Il 2 maggio, giorno della sua solennità, tale busto insieme al parroco vengono condotti sul carro vincitore della Carrese durante la processione in cui sfilano anche gli altri carri che hanno partecipato alla suddetta corsa, oltre alla statua del santo patrono ed all’urna contenente le sue spoglie. In quest’occasione tutti i carri sono trainati da buoi ed addobbati a festa con fiori freschi e profumati e stoffe multicolori, e numerosa è la partecipazione sia dei membri delle associazioni dei carri sia del popolo sammartinese.

Come ogni anno, il 30 aprile 2013 la Carrese è entrata nel vivo dapprima con la benedizione dei carri delle associazioni “Giovanissimi”, “Giovani” e “Giovanotti”, da parte del parroco don Nicola Mattia che ha avuto luogo poco dopo le ore 13 dinanzi alla relativa Chiesa Parrocchiale di San Pietro apostolo, nel centro storico sammarinese, detto Mezzaterra. Dopodiché, in ordine inverso rispetto a quello dell’arrivo della Carrese dell’anno precedente (2012), i carri trainati da buoi ed i membri delle relative associazioni hanno lasciato il paese per raggiungere il punto del cambio dei buoi e dei cavalli, posto a circa metà del percorso, e poi quello di partenza della corsa, situato in località Ramitelli, nel territorio comunale di Campomarino, a circa 8 km da San Martino in Pensilis e a 2 dal Mare Adriatico. Nel punto di partenza i carri sono stati posizionati a distanza di circa 25 metri l’uno dall’altro secondo l’ordine di arrivo della Carrese del 2012, vale a dire: il carro dei Giovanotti, quello dei Giovani e quello dei Giovanissimi. Al momento della partenza, segnalato dallo sparo di un colpo di pistola, i carri delle tre associazioni, ognuno trainato da due buoi ed inizialmente rivolti verso il mare, sono stati girati di scatto ed hanno iniziato la loro velocissima corsa verso il punto del cambio, in compagnia di numerosi cavalli montati da cavalieri con lunghi bastoni. Alla partenza un quarantatreenne membro dei “Giovani”, addetto alle manovre di terra, è purtroppo rimasto travolto dal carro. Il carro dei Giovani, secondo nell’ordine di partenza, essendo rimasto senza condottiero, è partito in ritardo, favorendo il sorpasso di quello dei Giovanissimi. Quest’ultimo, al punto del cambio dei buoi e dei cavalli, ha perso il suo vantaggio cosicché il carro dei Giovani ha potuto riguadagnare la seconda posizione. I Giovanotti, col loro carro partito in testa, hanno mantenuto la prima posizione fino all’arrivo, staccando nettamente gli altri.

La vittoria del carro dei Giovanotti è stata da loro festeggiata con grande esultanza e sventolando le loro bandiere e foulard giallorossi. Ne è derivato un gioioso corteo preceduto dai propri cavalieri a cavallo che ha attraversato le principali vie del paese cantando a gran voce e per più volte la Canzone del Piave, eseguita musicalmente dalla banda che li accompagnava.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti dieci immagini che raffigurano:
- il momento dell’attesa della benedizione dei carri dinanzi alla Chiesa Madre di S. Pietro apostolo (foto n. 1);
- la benedizione da parte del parroco don Nicola Mattia (foto n. 2);
- il carro dei Giovanissimi in Via Marina, mentre per primo si reca verso il luogo di partenza della Carrese (foto n. 3);
- il carro dei Giovani in Via Marina, mentre per secondo si reca verso il luogo di partenza della Carrese (foto n. 4);
- il carro dei Giovanotti in Via Marina, mentre per terzo ed ultimo si reca verso il luogo di partenza della Carrese (foto n. 5);
- l’arrivo della corsa dei carri trainati da buoi (Carrese) con quello dei Giovanotti che la vince giungendo al primo posto dopo aver staccato nettamente quelli avversari (foto n. 6);
- l’arrivo del carro dei Giovani che ha ultimato la Carrese al secondo posto (foto n. 7);
- l’arrivo del carro dei Giovanissimi che ha ultimato la Carrese al terzo ed ultimo posto (foto n.8);
- l’esultanza dei Giovanotti, per la vittoria del loro carro, in Via Puglia (foto n. 9);
- l’esultanza dei Giovanotti, per la vittoria del loro carro, mentre cantano la Canzone del Piave all’incrocio tra Via Po e, appunto, Via Piave (foto n. 10).

 
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Commenti (3)


  1. quanti bei colori nelle tue foto Michele :)


  2. Grazie Diana. Sono i vivaci colori delle tre associazioni dei carri: Giovani (bianco e celeste), Giovanissimi (giallo e verde) e Giovanotti (giallo e rosso). Chi vince la Carrese del 30 aprile, poi porta sul proprio carro il busto d’argento di San Leo ed il parroco, nella processione di questo santo che si tiene il 2 maggio.


  3. grazie michele – bello esserci

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