«Arsenale alla città» è il passaparola che su Facebook fa scattare il richiamo alla cittadinanza per una pacifica manifestazione di protesta. Ma a rispondere è una inedita alleanza: Sindaco e giunta, consiglieri e parlamentari, associazioni, comitati, remiere e società di Vela al Terzo, tutti a testimoniare che Venezia vuole reagire fermamente all’ultima «presa in giro» del Governo.

Un codicillo aggiunto al decreto sull’innovazione dal ministro Passera che riporta l’area Nord in mano al Consorzio Venezia Nuova, la parte sud alla Marina, solo tre mesi dopo il decreto (Spendig review) che lo consegnava al Comune. Uno schiaffo a cui la città intera intende ribattere civilmente ma a testa alta.

In rio delle Galeazze e davanti alla porta dei Leoni si sono radunati domenica mattina centinaia di veneziani, molti dei quali sulle barche che hanno praticamente occupato ogni spazio libero del rio, fatto salvo solo il corridoio in cui far passare la Bissona, imbarcazione da parata che surroga l’antico e mitico Bucintoro distrutto da Napoleone.
Al timone Giovanni Giusto, presidente delle remiere e capogruppo della Lega in Consiglio.

A parte il PDL, tutte le forze politiche hanno risposto. Ecco Simone Venturini (UDC), Sebastiano Bonzio (Sinistra), Bruno Filippini (Italia dei Valori), Beppe Caccia e Camilla Seibezzi (In Comune), Marco Gavagnin (Cinquestelle), il presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta (PD), SEL e PSI. Ci sono i comitati, l’associazione Vela al Terzo, le società remiere, il Laboratorio Morion.

Solo il “Nuovo Trionfo” uno degli ultimi trabacoli dell’alto Adriatico, a causa degli alberi fissi troppo alti rimane fuori, ancorato a lato del ponte della Veneta marina.

foto 2: la Bissona
foto 4: il Sindaco Giorgio Orsoni
foto 6: il presidente delle remiere Giovanni Giusto applaude il Sindaco
foto 10: il Nuovo Trionfo

 
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Commenti (2)


  1. Bravo Ezio.
    Non sono di Venezia, ma sono solidale con voi.


  2. grazie, soprattutto per la solidarietà di cui Venezia ha bisogno per sopravvivere

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