Quest’anno si è svolta l’undicesima edizione del Carnevale estivo nel comune di Orotelli,
la festa si svolge nel mese di Agosto per gli emigrati che rientrano nel periodo delle ferie.

Hanno partecipato al carnevale i Thurpos di Orotelli, Isshadores Mamuthones di Mamoiada. i Boes e Merdules di Ottana e i Mamutzones di Samugheo che si sono esibiti per le strade del paese.

I Thurpos uomini animali ciechi rappresentano maschere Barbaricine, indossano un cappotto nero chiamato “Su Gabanu” si tingono il viso di nero con la fuliggine del sughero “Su thintieddu” il viso si nasconde sotto un cappuccio “Su cucuttu”, sopra al cappotto portano una tracolla di cuoio dove sono attaccati dei campanacci “S’utturata” tutto questo serve per scacciare il maligno che potrebbe ostacolare il raccolto.

I Mamuthones Issohadores di Mamoiada una tradizione che si tramanda di generazione in generazione.
La prima uscita è nel mese di Gennaio per la festa di S.Antonio Abate l’inizio del carnevale Mamoiadino, le maschere sono entrambe di sesso maschile pur avendo un abbigliamento diverso, le due figure sono complementari e inconfondibili esse rappresentano l’immagine di un solo gruppo che è considerato patrimonio unico.

I Mamuthones indossano una maschera nera “Sa visera”, un fazzoletto nero “Su muncadore” legato attorno al viso, indossano pelli di pecora nera “Sas peddes o mastruca”, un insieme di campanacci “Sa carriga” legati da cinghie di cuoio del peso di 25kg. circa.

Gli Isshadores sono vestiti con colori diversi che sembrano contrapporsi ai colori scuri dei Mamuthones, anch’essi indossano una maschera di colore bianco sempre di legno “Sa visera ‘e santu”, un copricapo nero “Sa berritta”, una giacca rossa “Su curuttu”, una camicia bianca “Sa ‘amisa”, pantaloni bianchi “Su pantalone biancu”, hanno in mano una fune “Sa soha” di giunco intrecciata da artigiani locali, attorno al corpo hanno una cintura “Sos sonajolos” con intarsi di ogni genere dove vengono applicati dei campanelli o sonagli.

La fune serve durante l’esibizione a catturare donne e amici che si trovano nel pubblico.
Boes Merdules indossano tutti una pelle di pecora integra di vello e portano sul viso una maschera di legno di pero detta “Carazzas”.
I Boes portano sulle spalle un grappolo di campanacci “Sas sonazzas o su erru”.
I Merdules non portano campanacci, esiste anche una figura femminile “Sa filonzana” che fila la lana col fuso, Sos Boes raffigura il toro simbolo della forza.
I Mamutzones di Samugheo anche loro indossano maschere, risalgono alla cultura pastorale tra sacro e profano.

Anche per loro il carnevale inizia con la festa del S.Antonio Abate, nella sfilata c’è un personaggio che rappresenta “S’urtzu”, il Dio con sembianze di un capro cosi si manifestava Dionisio.
Il culmine della sfilata è il sacrificio cruento del “S’urtzu” che porta sotto alle pelli una vescica piena di sangue e acqua che sotto le percossa da Su Omodore cade a terra la vescica si rompe impregnando il terreno di sangue, da qui Dionisio rinasce e per la terra è nuovamente fertile.

Sos Mamutzones sono i seguaci di Dio portano tutti copricapi cornuti, le figure principali delle maschere di Samugheo sono costituiti dai Mamutzones, dall’S'urtzu e dagli Omadores.
La serata è finita molto tardi con il concerto finale dei “Tassozero” e grande mangiata dei quei tre bovini che si vedono nella foto, grande successo di pubblico, queste manifestazioni folkloristiche attirano sempre gente turisti e non, organizzazione perfetta delle maschere di casa i Thurpos un grazie al suo responsabile Battista Carta che ha curato la parte scenica.

Foto uno Thurpos di Orotelli
Foto due Issohadores Mamuthones di Mamoiada
Foto tre Boes e Merdules di Ottana
Foto quattro Mamutzones di Samugheo.

 
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Commenti (2)


  1. Bel reportage e bella terra


  2. Hai ragione ferme una bellissima terra, grazie per i complimenti

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