Il 4 e 5 Agosto si è svolta a Brunella, frazione di Torpè in provincia di Nuoro, la sagra del Mirto.

Tutto cominciò 18 anni fa dal parroco di Brunella che mise insieme le frazioni che facevano parte sia del comune di Budoni e altre del comune di Torpè, il motivo era quella di fare aggregare i paesani.

Essendo frazioni contadine e di pastorizia alcune di esse raccoglievano le bacche di Mirto e cominciarono a produrre questo prodotto per gli amici e per i villeggianti di Budoni, comune conosciuto come meta turistica per il mare pulito e spiagge di sabbia finissima che si trova a pochi km. da Brunella.

Con il passare degli anni questo prodotto diventava sempre più popolare e conosciuto da tutti, e pensarono di farne una vera e propria produzione che ad oggi si vende alla grande.

Con l’occasione è stato allestito un piccolo museo di costumi di tradizione sarda, opere di legno intarsiato dell’artista Manlio Fodde per gli amici detto Zazà, lavorazioni di midollino del maestro Mimmo Bove che insegna all’università della terza età di Nuoro, ceramiche di Pietro Carta.

Nella prima foto è rappresentato un costume agricolo appartenuto a Luigina Bacciu detta Luisa nata a Brunella il 07/08/1889, costume ispirato al modello di Orgosolo.
Nella seconda foto si vedono abiti femminili conservati nel comune di Torpè che sono stati ritrovati a Brunella, in questo ritrovamento non c’era nessun abito maschile.
La tipologia dell’abbigliamento tradizionale del paese è quella che veniva usata nella Baronia.

Nella terza foto si vedono due abiti della sartoria Modolo di Orani.
La manifestazione ha avuto un grande successo di pubblico nelle due giornate, nella serata finale c’è stato un eccesso di protagonismo del signor Paolo Ruio che fungeva da presentatore.
Si è avventurato in un discorso poco inerente alla manifestazione, portando alla noia più completa parlando di quote rosa.

 
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