Venerdì 6 luglio è partita a Perugia l’edizione 2012 di Umbria Jazz. Esattamente la 36ª edizione dal lontano 1973.

Un mare di facce è il titolo di un libro edito da Edizioni Oberon nel 1984 per festeggiare i primi dieci anni del Festival. Il titolo rende bene l’idea del successo che stava ottenendo la manifestazione, con un’invasione di gente mai vista prima a Perugia.

Dopo le prime quattro edizioni e un anno di stop, la manifestazione riprende nel 1978 per poi fermarsi per altri tre anni.

La moltitudine di giovani che nei mesi di luglio e agosto invadevano Perugia e i centri limitrofi, aveva creato non pochi problemi e lamentele da parte della popolazione locale, che male tollerava l’invasione di ragazzi che bivaccavano con sacchi a pelo e coperte anche lungo le strade cittadine, per non perdersi i concerti, allora tutti gratuiti, in programmazione.

Vorrei ricordare il primo concerto tenuto il 23 agosto 1973 a Villalago di Piediluco, nel comune di Terni, con il complesso Aktuala e quello del giorno successivo a Perugia dei Weather Report, nei giorni seguenti si esibirono il complesso italiano dei Perigeo, l’Intergalattic Solar Orchestra di Sun Ra e il Quartetto di Giorgio Gaslini.

La manifestazione riprenderà nel 1982 con una nuova formula, per non interrompersi più.

Anche a distanza di 39 anni dalla prima edizione, pur con una formula che prevede spettacoli a pagamento per gli artisti più quotati e spettacoli gratis nelle piazze cittadine, l’entusiasmo e la partecipazione non manca di certo.

Questo fotoreportage è incentrato sulla moltitudine di gente che partecipa, sempre numerosa e festosa, ai concerti della manifestazione tenuti in vari luoghi del centro cittadino di Perugia.

Foto 1 – Panoramica su Corso Vannucci
Foto 2 – Le scalette di accesso alla “Sala della Vaccara” in Piazza IV Novembre
Foto 3 – I Giardini Carducci
Foto 4 – Piazza della Repubblica
Foto 5 – Lungo Corso Vannucci
Foto 6 – Ancora i Giardini Carducci
Foto 7 – L’arena S.Giuliana
Foto 8 – Piccolo concerto notturno in Piazza della Repubblica
Foto 9 – Il Corso invaso di gente anche a notte inoltrata

 
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Commenti (3)


  1. Vero Fabio, nel 1973 ero ragazzina e ricordo come un attimo di vita veramente diversa, l’”invasione” a Città della Pieve di tanti giovani che non corrispondevano certo ai canoni tradizionali del paese! Ricordo i commenti delle persone più grandi rispetto ai capelli lunghi e all’aspetto trasandato, alla promiscuità.
    Ma che immagine di libertà per chi doveva ancora imparare a volare!


  2. Ciao Donatella,
    anche se era appena passato il “68″ quello stile di vita non era ben visto. C’è anche da dire che Perugia, come credo Città della Pieve e gli altri centri umbri, non erano attrezzati a ricevere quella moltitudine di giovani.


  3. Era ben lontana la globalizzazione!

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