Il martedì grasso di ogni anno a Frosinone si festeggia il Carnevale attraverso un corteo in maschera che si snoda nei vicoli del centro, rievocando un evento storico ricco di spunti folkloristici.

Ogni anno la città rimette in scena e allo stesso tempo esorcizza la dominazione francese subita nel diciottesimo secolo ad opera del Generale Championnet.
Alle 14.30 nel quartiere “Glie Giardine” (Il Giardino) – antico e popolare rione del centro storico – il carro col Generale, attorniato dall’esercito e dalla nobiltà francese, è già pronto in sosta sotto quella che alla fine del 1700 era la sua casa. Si attendono i Radecari, i Pantanari, le bande musicali, il Pubblico Ministero, “Glie Nutare” (il notaio), le autorità e i carri col vino!

Quando tutti sono presenti si parte. La banda attacca il motivo accattivante del Carnevale frusinate: da un esordio mogio mogio si passa ad un ringalluzzito “Esseglie esseglie essegliè, Esseglie esseglie essegliè” (eccolo eccolo eccolo).
Il refrain si riferisce al momento storico in cui i Frusinati, venuti a sapere dell’arrivo del dominatore straniero nella loro città, sono di vedetta per carpire l’arrivo del Generale Championnet. Scorto all’orizzonte l’esercito francese si narra che i Frusinati abbiano cominciato ad urlare “Esseglie esseglie essegliè” per avvertire dell’arrivo il resto della cittadinanza.

I Frusinati avevano preparato un’accoglienza coi fiocchi al Generale: dopo essere entrato in città con le sue truppe fu rifocillato con enormi quantità di “fine fine nche gli sug de sasicchie” (fini fini con sugo di salsicce, cioè pasta all’uovo fatta in casa e tagliata sottilissima) e fiumi di vino.
Il Generale parve apprezzare non poco e dopo essersi abbuffato e dissetato non aveva neanche più la forza di respirare. A questo punto scatta il piano dei Frusinati: approfittando della poca lucidità del Generale lo cacciano via insieme alle sue truppe a colpi di “radeca” (foglia di agave di misura considerevole). Si narra che i malcapitati se la diedero a gambe restituendo la città ai Frusinati.

Ogni anno il Carnevale di Frosinone rievoca quell’evento. Il momento clou è rappresentato dal ballo dei Radecari e dei Pantanari. I Radecari sono gli abitanti del rione Giardino forniti di radeca. I Pantanari sono gli abitanti delle Pantane (“Uia deglie cauaglie” – già Via dei Cavalli, in quanto pare fossero lì le scuderie francesi) – zona di prolungamento del rione Giardino, così denominata per la presenza di orti e per l’umidità del suo terreno; i Pantanari sono contraddistinti da una pianta di broccolo.

Le due fazioni amiche danno inizio al corteo lanciandosi in un ballo forsennato formando il circolo: un radecaro comincia ad urlare a squarciagola “circoloooooooooo” e gli avventori si dispongono immediatamente in cerchio e, accompagnati dalla banda cominciano a ballare al ritmo di “Esseglie esseglie essegliè” agitando in aria radeche e broccoli.
Si balla prima in senso orario e poi all’urlo del radecaro “all’incontrè” (“al contrario” – in francese maccheronico) si continua a ballare in senso antiorario. Così per tutto il percorso del corteo nei vicoli del centro storico.

Per percorrere il tragitto che va dal rione Giardino fin sotto alla Prefettura (circa 600 mt.) il corteo impiega dalle tre alle quattro ore, il tutto allietato da distribuzione gratuita di vino (svariate botti), di frappe e di fini fini (questi ultimi riservati soltanto al figurante che impersona il Generale Championnet).
Al termine del corteo il Generale viene riportato sotto quella che era la sua casa e, dopo che il Pubblico Ministero ha letto la sentenza di morte e Glie Nutare l’ha ratificata, viene bruciato tra balli e canti liberatori.

Foto n° 1: Il carro del Generale nel Rione Giardino;
Foto n° 2: Radecari e Pantanari in circolo;
Foto n° 3: Il figurante del Generale sul carro insieme al PM e le sue truppe;
Foto n° 4: Il Sindaco della Città fra Radecari e Pantanari;
Foto n° 5: Il circolo di Radecari e Pantanari a Porta Romana (Piazza Garibaldi);
Foto n° 6: Il Generale Championnet a Porta Romana;
Foto n° 7: Il figurante di Championnet che mangia i fini fini (glie maccarune);
Foto n° 8: La nobiltà francese;
Foto n° 9: Il PM a sinistra, glie Nutare sull’asino di proprietà del contadino che calza le tipiche cioce;
Foto n° 10: Resti del fantoccio del Generale Championnet dato al rogo dopo la condanna a morte.

 
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Commenti (6)


  1. Bravo.
    Un reportage bello da leggere e piacevole da guardare, sono onorato di essere tuo amico.

    P.S.: mica vero, ma già che c’ero mi sono fatto qualche punticino Karma … :lol:


  2. Bravo Nando davvero un reportage bello e divertente.


  3. bravo Nando, se trovo il tempo ti imito …


  4. Io odio il carnevale, ma le tue foto l’ho viste con piacere. Complimenti.


  5. Bravissimo…
    Meno male che ti ho fatto venire idea :lol:


  6. grazie a tutti per i graditi commenti, a te Justina un kiss :lol:

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