Con Racconti della memoria, è giunta a termine, sabato 25 febbraio, la prima edizione di “Io amo la cultura”, evento ideato dall’ Associazione Culturale Assodipendenti con cui, attraverso una serie di “mattinate culturali”, l’Associazione ha omaggiato i propri associati invitandoli alla conoscenza del patrimonio culturale, presso siti museali pubblici e privati, in maniera del tutto gratuita.
L’Associazione ha scelto, per chiudere l’evento, un sito di particolare interesse storico-artistico: il Real Monte Manso di Scala a Napoli.

Entrati con grande stupore e meraviglia nella Chiesa dell’Immacolata Concezione, ubicata al terzo piano di un palazzo settecentesco, gli associati hanno potuto apprendere, tramite attività didattico-museali ad opera del coordinamento scientifico-didattico dell’Associazione, come la storia del Real Monte Manso di Scala non sia iniziata nel Palazzo d’Afflitto, acquisito nel corso del Seicento.

La storia del Real Monte Manso di Scala, confluita nel Collegio dei Nobili, ha inizio nel 1608, quando il suo fondatore, Giovan Battista Manso, decise di creare un Monte, un ente di assistenza. La prima sede del Monte fu presso la casa di proprietà del Manso in vico Girolamini.
Giovan Battista Manso, appartenente ad una nobile famiglia della costiera sorrentina, in realtà, si era già distinto, nel 1601, per aver fondato, insieme ad altri sei giovani appartenenti alla nobiltà napoletana, un altro ente di assistenza, il Pio Monte della Misericordia.

La sostanziale differenza tra i due enti riguarda i beneficiari: il Pio Monte della Misericordia si è sempre occupato, dal primo momento, di assistenza alla fascia più umile della popolazione; il Real Monte Manso di Scala, invece, è stato costituito per la distribuzione dei monacaggi e sussidi per far studiare giovani nobili decaduti.

Amico di Torquato Tasso e Giovan Battista Marino, Manso si distinse per la fondazione dell’Accademia degli Oziosi, accademia letteraria, luogo di formazione, oltre che centro culturale.
Trasformato in scuola laica, il Real Monte Manso, per volontà di Giovan Battista, affidò la gestione della didattica ai Padri Gesuiti che, insieme con i Padri Teatini erano, senza dubbio, l’ordine più rappresentativo della Controriforma.

Nel corso del 1654, il Collegio dei Nobili si trasferì presso Palazzo d’Afflitto, acquistato dall’Istituzione e, al cui interno, è presente la chiesa. Edificata sul solaio della Cappella Sansevero e progettata da Mario Gioffredo, presenta una straordinaria pala d’altare raffigurante Madonna con Bambino in gloria, opera di Francesco De Mura formatosi, come Gioffredo, presso la bottega di Francesco Solimena, un notevole altare ligneo, un organo del XIX secolo, dotato di una straordinaria tastiera originale con ricoperture di osso di primissima scelta e note cromatiche in noce con placcatura di ebano.

In chiesa, però, oltre che sulla luminosità ed eleganza decorativa e spaziale, l’attenzione si focalizza su un trittico scultoreo raffigurante Cristo con due angeli. Il trittico, Cristo svelato o Luce nascosta, realizzato nel 2011 da Giuseppe Corcione, si inserisce nel percorso della tradizione napoletana della scultura settecentesca.
Posto perpendicolarmente al Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, rappresenta un punto di raccordo tra sacro e profano, morte e resurrezione, scienza e fede cristiana.
In sagrestia, accogliente e luminosa, è presente un Cristo ligneo dall’originale iconografia: a quattro chiodi, i piedi sono separati e inchiodati singolarmente.

La mattinata è proseguita presso O’ quatte e’ maggio, un’insolita bottega d’arte, il cui proprietario, Guido Mojo, si sta facendo promotore di varie iniziative culturali. La sosta, infatti, è stata voluta non solo per conoscere una sede che ricorda la tradizione del “4 maggio”, ma altresì per visitare una mostra di arte grafica Una storia d’amore: l’uomo, l’ombrello, l’uombrello di Nicola Piscopo.

La “mattinata culturale” si è conclusa con un aperitivo offerto da Assodipendenti e ‘O quatte ‘e maggio.
Nel ringraziare i propri associati per le adesioni, Antonio Luongo, Presidente dell’Associazione Culturale Assodipendenti, ha presentato il nuovo evento in calendario per marzo Tra assistenza, fede e cultura con cui verranno organizzate nuove “mattinate culturali” presso siti museali ed ecclesiastici, continuando l’attività di conoscenza e fruizione del patrimonio culturale per una continua sensibilizzazione della conservazione e trasmissione delle proprie radici storiche.

Le foto che seguono illustrano:

foto 1-2: Real Manso Monte di Scala. Chiesa, veduta verso l’abside; F. de Mura, Madonna con Bambino in gloria;
foto 3-4: Giuseppe Corcione, Cristo svelato o Luce nascosta; Controfacciata: organo e Deposizione da Ignoto
foto 5-6: Sagrestia: Cristo ligneo; Madonna al Golgota;
foto 7-10: ‘O quatte ‘e maggio: veduta del negozio e mostra.

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (2)


  1. Questo fotoreportage, ottimamente descritto, fa conoscere ed apprezzare al pubblico sia un tesoro artistico di Napoli, poco o per niente noto ad di fuori della città, sia i prodotti e l’attività artistica della bottega O’ quatte e’ maggio. Consiglio di raddrizzare le foto e di migliorare la loro inquadratura evitando ad esempio di tagliare le statue e gli oggetti che intendi ritrarre. Saluti


  2. Salve Michele,

    La ringrazio per il suo commento e il suo premuroso consiglio.

    Cordialmente

    Maria Girardo

Lascia un Commento