In occasione di una vacanza nelle Dolomiti di Brenta partendo da Molveno ho fatto un’escursione che mi ha consentito di raggiungere il Rifugio della Montanara nel Gruppo del Brenta che descrivo brevemente di seguito corredandola di alcune foto.

L’escursione non è particolarmente difficile, consente di ammirare panorami veramente belli e può essere fatta anche dai più “pigri” essendo presenti due impianti di risalita che collegano le due località.

All’inizio il percorso può essere iniziato alla partenza dell’impianto di risalita che porta a Pradel e si snoda sopra l’abitato di Molveno in direzione di Andalo fino ad arrivare a Pian del Piof ove si trova la caratteristica “Chiesetta degli Alpini”.

Da questo piano l’escursione è continuata nel bosco fino ad arrivare all’altopiano di Pradel attrezzato con numerose strutture turistiche (vari alberghi ed il parco giochi “Forest Park”).

La località è anche contemporaneamente stazione a monte dell’impianto che parte da Molveno e stazione a valle della seggiovia che porta fino a 1500 metri di altezza ed utilizzata come impianto di risalita della pista da sci invernale.

Da questo punto la salita prosegue seguendo la pista da sci fino ad arrivare alla “Malga Tovre” (nota per avere annessa una fattoria didattica con gli animali); oltrepassata la malga il percorso segue sempre la pista e termina alla stazione a monte della seggiovia e successivamente continua per un centinaio di metri in piano fino al “Rifugio la Montanara”.

E’ evidente che il paesaggio visibile da questo punto è meraviglioso (come illustrato in alcune delle foto che riprendono le cime delle varie montagne delle Dolomiti del Brenta) ed ancora più spettacolare è quello visibile (splendida veduta del Lago di Molveno) se si ridiscende di pochi metri fino a giungere nel punto ove “partono” coloro che fanno i voli in deltaplano sul lago stesso.

 
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Commenti (1)


  1. Che posti stupendi…
    Io sono pigrotta e non cammino molto in montagna, almeno se non sono spronata per fare delle belle foto – e qui credo sia questo caso.
    Complimenti Marzio per il fotoreportage, sia per il testo, sia per la qualità delle foto.

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