Storia e sport a braccetto nel Palio della Vittoria di Anghiari, da oltre cinque secoli riconosciuto come il Palio della Toscana e dal 2003 evento clou dell’estate aretina.

Nelle immagini l’edizione 2011 tenutasi mercoledì 29 giugno, con le vie del centro storico che dal tardo pomeriggio si sono animate di corpi armati, musici, figuranti e sbandieratori, radunatisi in piazza Baldaccio dove tra gli altri si sono esibiti i Musici di San Sepolcro e la Giostra del Saracino di Arezzo .

Al primo calar della sera, un boato ha squarciato il cielo: lo sparo della bombarda che dà lo start alla tradizionale corsa in salita che da Cappella della Vittoria prosegue per 1.440 metri fino al traguardo di piazza Baldaccio. Quest’anno il palio ha varcato i confini regionali ed è finito in terra umbra, grazie alla vittoria di Cristian Marianelli, originario di San Giustino.
Dietro di lui, nell’ordine, Luca Giorni di Sansepolcro e l’anghiarese Giulio Calli.

Quaranta i corridori ai nastri di partenza e novità di quest’edizione, la partecipazione delle donne (sette in tutto) tra le quali si è affermata con il miglior tempo Cristina Corsini.

A presiedere la premiazione il sindaco di Anghiari Riccardo La Ferla, affiancato dal primo cittadino di Sansepolcro Daniela Frullani e dagli assessori Massimo Marzocchi per Pieve Santo Stefano e Stefania Ceccarini per San Giustino.

L’evento storico richiamato nel Palio della Vittoria, è la famosa battaglia d’Anghiari, che il 29 giugno 1440 vide scontrarsi l’esercito milanese capeggiato da Niccolò Piccinino e i fiorentini, alleati con le truppe pontificie e la lega veneziana, e trionfare questi ultimi sancendo i definitivi confini del ducato di Toscana. Un episodio immortalato dalla sublime arte pittorica di Leonardo da Vinci su una delle grandi pareti del Salone dei Cinquecento, a Palazzo Vecchio.

(Foto di Linda Mencaroni, per gentile concessione)

 
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