Il monte Soratte ha avuto da sempre un ruolo strategico, per la sua posizione dominante sulla valle del Tevere. Durante gli anni ’30 il governo fascista, per volere diretto di Benito Mussolini, fece costruire una serie di caserme, gallerie e bunker all’interno del monte per una lunghezza di più di 5km, una vera e propria città sotterranea.

Nel periodo dell’occupazione nazista, questi bunker, gallerie e caserme furono utilizzate e completate dalle truppe tedesche del General Feld-Maresciallo Albert Kesselring, resistendo anche ad un pesantissimo bombardamento effettuato il 12 maggio 1944 da due stormi di B-17 (Fliyng Fortress) alleati. Prima della fuga dei nazisti i bunker e le gallerie vennero incendiate e alcuni tratti fatti esplodere.

Si narra, ma qui si scivola nella leggenda, che il Feld-Maresciallo Kesselring, prima di abbandonare l’area, fece interrare delle casse contenenti l’oro sottratto alla Banca di Italia che di fatto non sono mai state ritrovate.

Alla fine della seconda guerra mondiale i bunker e le gallerie sono state utilizzate dall’esercito italiano e negli anni ’60, in piena Guerra Fredda, il Genio Militare, sotto il comando della N.A.T.O., modificò un tratto di questa imponente opera di ingegneria militare per la realizzazione di due bunker anti-atomici destinati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in caso di guerra nucleare. In queste mie foto mostro, per la prima volta in assoluto, l’interno dei resti delle caserme.

Per concludere, vorrei ringraziare tutta l’amministrazione comunale di Sant’Oreste, in particolare Doriano Menichelli, ed anche Gregory Paolucci dell’associazione culturale Bunker Soratte i quali mi hanno dato l’opportunità di poter realizzare questo reportage storico.

Ricordo a chi è interessato che i bunker verranno aperti al pubblico, in via del tutto eccezionale, il 7 e 8 maggio. Per chiunque fosse interessato basta inviare un email a questo indirizzo: bunkersoratte@gmail.com

 
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