Dal 7 luglio all’8 settembre (esclusi i giorni 18 e 19 agosto) si svolge a Reggio Calabria il progetto “Chiese Aperte” dedicato a itinerari di arte e fede, tale progetto propone la visita di alcune chiese non parrocchiali di valore architettonico e del patrimonio d’arte custodito, poco note al pubblico perché aperte solo in rare occasioni e per funzioni religiose.

L’evento è stato finanziato con il contributo 8×1000 alla Chiesa Cattolica, è attuato dall’Associazione di volontariato per i beni culturali ecclesiastici Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio, con la quale l’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova ha sottoscritto apposita convenzione.

L’itinerario è inedito e interessante si possono visitare nel centro storico cittadino, le rovine della medievale San Giovanni extra muros, alle spalle di San Giorgio al Corso; le chiese degli Ottimati, del Carmine del Santo Cristo o dell’Arciconfraternita dei Bianchi; la piccola Chiesa di Santa Maria della Neve al Trabocchetto detta chiesa di Pepe (il più antico edificio cristiano di Reggio Calabria); la seicentesca chiesa della Graziella al rione Sbarre e l’ottocentesca chiesa San pietro al Calopinace, entrambe sopravvissute al terremoto del 1908; e la chiesa di Sant’Antonio ad Archi di origine basiliano-normanna. Tutto questo coadiuvato da tanti volontari dell’associazione Did.Ar.T.

Nelle foto che accompagnano il presente articolo sono alcune immagini della chiesa del Santo Cristo e i resti della chiesa di San Giovanni extra muros.
Nell’ultima foto un gruppo di volontari dell’Associazione.

 
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