Platea al completo al Cine-Teatro Metropolitano dello Stretto di Reggio Calabria per la commedia in due atti di Francesco Giordano “P’unu ch’è ghintra… tri sunnu fora” (Per uno dentro, tre stanno fuori). Il teatro degli equivoci, delle ambiguità messo in scena dall’associazione artistico-culturale “Colpi di Scena”, attraverso una storia ambientata negli anni ’80 in un qualsiasi piccolo centro della provincia meridionale.

Una tranquilla famiglia, che vive una giornata d’inferno nell’attesa di un ex pazzo. “È ormai completamente guarito” assicura l’assistente sociale avvertendo sulla precarietà di questa guarigione. Ed attorno a quest’attesa, e nella ‘paurosa’ semplicità dei protagonisti che emergono i vizi, le piccinerie e le virtù della famiglia italiana e di quella meridionale in particolare, mentre si innesca il grande equivoco che guida l’intera vicenda.

Testo e Regia sono firmate da Francesco Giordano, fin dagli anni ’70 appassionato attore non professionista di teatro popolare, impegnato in diverse rappresentazioni di lavori di Nino Martoglio, Luigi Pirandello, e tanti altri autori popolari meridionali, fino al teatro napoletano del grande Eduardo De Filippo. Una passione che nel tempo ha convinto lo stesso Francesco Giordano a misurarsi con la sceneggiatura di vicende da lui stesso immaginate. Come quella messa in scena ieri, caratterizzata dalla semplicità del linguaggio, dalla caratterizzazione dei personaggi, ma volgari, mai banali, ma spesso reali.

Si replica stasera, alle ore 21, al Cine-Teatro Metropolitano dello Stretto, ex Cine-teatro del Dopolavoro Ferroviario in via Caprera.

 
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