chiesa SS Salvatore

“Sarà Natale per tutti, soprattutto per chi ha vissuto un anno difficile”. E’ la speranza che emerge dalle parole di don Giuseppe Esposito, parroco della chiesa SS Salvatore.

Il sacerdote originario di Afragola, dal 2003 alla guida della parrocchia di via Nolana, mi ha accolto ieri pomeriggio nel suo ufficio mentre fuori la città raggelava per i 7 gradi registrati dal termometro. Qui i preparativi per le festività sono a buon punto e, calendario alla mano, mi dimostra che non passerà un solo giorno da qui alla Befana senza poter stare assieme, uniti nella fede, nella solidarietà e nel gioco.

In primis l’aspetto liturgico che prevede la novena del Natale dal 16 al 23 dicembre e il percorso penitenziale per avvicinarsi alla messa della Vigilia alle 23,30. In questa occasione, per onorare la sacra famiglia e celebrare il vincolo indissolubile del matrimonio, don Giuseppe è solito riunire le coppie già formate per rinnovare la promessa matrimoniale insieme a quelle che di qui a poco si formeranno.

La solidarietà, la mano tesa verso quanti non ce la fanno a sostenere le spese di ogni giorno, è il filo rosso che tiene assieme le iniziative di questi giorni. Il ricavato delle tre tombolate del 21, 27 e 30 dicembre e della lotteria con estrazione finale al 6 gennaio, servirà da un lato a sostenere le spese di scuola e vestiti di un bambino; dall’altro per assicurare il diritto allo studio degli studenti di una scuola in Brasile, gestita da religiosi.

Nel caso della lotteria allo scopo solidale si unisce l’attività di valorizzazione dell’arte locale: i premi messi in palio sono per lo più manufatti e ceramiche dal giovane artista pompeiano Ciro Segreto, che nei locali della parrocchia tiene dei corsi di ceramica per i ragazzi.

Purtroppo ad essere in difficoltà non sono soltanto i bambini.
“E’ stato un anno duro – rivela don Giuseppe Espositosoprattutto per le coppie giovani più colpite da questa crisi e dall’emergenza occupazionale che da sempre grava sui nostri territori. Non solo in questo periodo ma durante tutto l’anno cerchiamo di sostenerli nelle nostre possibilità e appellandoci alla solidarietà dei fedeli che non è mai mancata nella mia parrocchia”.

don Giuseppe Esposito


Lo stesso, tuttavia, riconosce che in quest’ultimo anno ha constatato una maggiore ricerca da parte della gente di avvicinarsi a Dio per ritrovare serenità dello spirito e forza d’animo per affrontare i problemi della vita. Più presenti i genitori ai momenti di catechesi dei bambini e più coinvolti i ragazzi attraverso il lavoro dell’associazione Cattolica dei Ragazzi.

“C’è coesione, unità – spiega don Giuseppe – tutti si conoscono e ogni momento è vissuto con grande partecipazione. Ciononostante io non mi accontento e vorrei vedere la chiesa riempirsi sempre di più”.

In ultimo, Natale anche tradizione e per incentivare tutti a fare il presepe si è pensato di organizzare un piccolo concorso a premi. Dopo il 25 ci sarà un tour presso tutte le famiglie per giudicare i presepi più belli che saranno premiati il giorno dell’Epifania.

 
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