Jeannette Papadopoulos

Un incontro urgente per scongiurare la chiusura di tredici domus degli scavi. E’ l’appello che le sigle sindacali territoriali, all’unanimità, rivolgono al Soprintendente Archeologo Jeannette Papadopoulos.

Nel documento unitario sottoscritto da CGIL, CISL, UIL, FLP, RDB e CONFSAL-UNSA territoriali di Pompei si fa presente che il prossimo 31 dicembre termina il progetto di apertura ordinaria al pubblico di tredici nuove domus all’interno dell’area archeologica di Pompei, sottoscritto lo scorso 22 aprile dall’ex Commissario Delegato Marcello Fiori. Progetto su cui, secondo gli stessi, c’era un accordo di massima con lo stesso Fiori, che prima di lasciare l’incarico aveva garantito di “di aver accantonato la somma necessaria alla realizzazione di tale progetto, anche per tutto l’anno 2011″.

Se dal numero uno dell’ente di via Plinio non dovesse arrivare la convocazione di un incontro a stretto giro, i sindacati paventano la chiusura al pubblico delle domus a partire dal 1 gennaio del nuovo anno.
Dai responsabili Uil e Cisl/bac, rispettivamente Gianfranco Cerasoli e Antonio Pepe erano arrivate qualche giorno fa rassicurazioni sull’esistenza di un accordo ministeriale che stabiliva incentivi allo straordinario per i custodi degli scavi, alfine di ottemperare alla mancanza di organico e di garantire l’apertura al pubblico delle tredici domus a rischio chiusura.

Nella stessa giornata, dalle pagine del Gazzettino Vesuviano, Antonio Irlando, responsabile dell’Osservatorio Patrimonio Culturale, ribadiva quest’eventualità, auspicando nel contempo “nuove assunzioni nel settore della vigilanza e della sorveglianza”.
“Basta con le soluzione temporanee – aveva attaccato Antonio Irlandobisogna pensare a progetti ordinari che permettano di creare occupazione, tra l’altro in territori delicati come quelli campani, per tenere aperte le tredici domus e anche altre. Ci sono tante case, belle almeno quanto quelle già aperte, che meriterebbero di essere visitate”.

 
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