oratorio della parrocchia Sacri Cuori

“Abbiamo fede che qualcuno che è stato un ragazzo come noi riesca a capirci”. Animati da questa speranza i ragazzi dell’Acg (Associazione Cattolica Giovanissimi) della parrocchia Sacri Cuori del rione Messigno, hanno preso carta e penna e hanno indirizzato una richiesta d’aiuto al Sindaco Claudio D’Alessio. Nella missiva, protocollata martedì, chiedono un intervento del primo cittadino su due questioni di vitale importanza.

In primis che s’impedisca la chiusura dell’oratorio, unico centro di aggregazione della zona realizzato grazie a enormi sacrifici economici della parrocchia retta da don Modestino Capodilupo, e gestito con l’ausilio di volontari. La struttura – comprensiva di campi di calcio, bocce, pallavolo, area ludica, spogliatoi e parcheggio bici – è interamente all’aperto e con l’arrivo delle piogge e del freddo invernale diventa inutilizzabile. Una copertura risolverebbe tutto, permettendo ai giovani di Messigno di continuare a trascorrere assieme il loro tempo libero.

L’altra questione attiene alla sicurezza del tratto di strada davanti all’ingresso della chiesa, dove all’uscita dalla messa domenicale delle 12,30 si riversano circa duecento bambini. Un’ora particolarmente trafficata che, come sottolinea l’Acg, crea un serio pericolo per la loro incolumità. La presenza di un vigile è ciò che chiedono, per regolare il traffico e tutelare la piccola utenza della chiesa.

TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA
Egregio Sindaco D’Alessio,
siamo un gruppo di circa trenta ragazzi che vivono nel Rione Messigno, noi le scriviamo non solo a nome nostro, ma a in rappresentanza di tutto il nostro quartiere e speriamo che lei, pur essendo sempre molto impegnato, possa dedicarci qualche minuto del suo tempo.

Sicuramente anche lei ha avuto quindici anni come noi e certamente sa che è importante avere un luogo di incontro per stare con i propri amici: è a questo proposito che noi abbiamo voluto scriverle, nella nostra zona non abbiamo altro che la strada. C’è una piccola piazza di fronte alla parrocchia, ma è priva di panchine o altri abbellimenti e quindi non abbiamo un posto per sederci e poi è anche molto trafficata e perciò abbastanza pericolosa.

Da un paio di anni il nostro Parroco è riuscito ad avere in gestione un piccolo complesso sportivo che era abbandonato e che adesso è diventato un importante centro di ritrovo dove trascorrere il tempo anche facendo sport; il vero problema è che questo spazio è all’aperto perciò in estate non c’è alcun problema, ma con l’arrivo dell’inverno quest’Oratorio diventerà sempre meno frequentato a causa del freddo e della pioggia che ovviamente impedisce le attività all’aperto: per questo volevamo chiederle di provvedere a una copertura che ci permetta di stare insieme senza essere costretti ad esporci alle intemperie e quindi ad ammalarci.

Un’altra delle questioni bollenti che ci toccano e che volevamo farle presente è quella della Domenica mattina; ogni Domenica all’incirca alle 12.30, cioè alla termine della Messa, quasi duecento bambini si trovano in mezzo alla strada, che a quell’ora è molto trafficata, senza un vigile che si preoccupi della loro sicurezza. Ora la domanda è: deve per forza succedere una tragedia prima che qualcuno si accorga che c’è un problema?
Noi speriamo di no, perché a quest’età noi vogliamo poterci permettere ancora di credere che finalmente un giorno quelle cose sbagliate cambieranno e ci sarà giustizia.

A quest’età vogliamo il lusso di sognare ancora un mondo migliore di quello che ci circonda; con questa lettera speriamo che lei ci aiuti a cambiare un po’, almeno per quello che si può fare, il nostro quartiere perché abbiamo fede che qualcuno che è stato un ragazzo come noi riesca a capirci.

Speriamo sinceramente che sia arrivato in fondo a questa lettera e per questo la ringraziamo davvero di cuore.

 
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